L’uscita di un nuovo libro va sempre festeggiata, se poi, in questo libro si trovano poesie che parlano di amore, di vita e di emozioni, si gioisce ancora di più. Dal bene e dal bello nasce sempre qualcosa di positivo ed unico, è come se si espandessero vibrazioni positive che influenzano tutto ciò che sfiorano. Succede questo quando si leggono le pagine del nuovo libro di Maurizio Bonugli: “A ben vedere” edito da Porto Seguro. Bonugli, poeta apuano, dà voce alla propria interiorità e sensibilità ed ottiene versi di grande delicatezza che rispecchiano, inevitabilmente, altrettanta delicatezza d’animo. La sensibilità acuita permette al poeta di provare emozioni forti e disarmanti ed è spesso il mezzo attraverso il quale Bonugli percepisce la vita e che lo rende capace di esprimersi con tanta maestria. Dai suoi versi si coglie l’amore per l’amore, la passione che sta in equilibrio con la delicatezza in quella antica, comune, perpetua lotta tra desiderio e “amor cortese”, specchio dell’animo umano e della trama che la vita riserva. A ben vedere quello di Bonugli è un “occhio” sulla realtà: un narratore, a tratti extradiegetico, che narra l’evoluzione del rapporto umano ed anche della società in cui vive. Una scrittura poetica avveniristica, ancorata al bagaglio letterario che ha dato vita alle fondamenta di questo linguaggio unico, che caratterizza il lavoro di Bonugli.
Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lui sotto l’albero, in una serata prefestiva tra un bicchier di gingja e lo scatto di un migliaio di foto per fermare il momento.
Maurizio, quando è nata la sua passione per la poesia?
Fin da bambino. Può sembrare strano, ma ho sempre trovato, nello scrivere, il piacere del gioco, del poter raccontare emozioni, svelare segreti, inventare storie. Ne ho scritte fin da piccolo, poi, crescendo, sempre di più. La poesia si legge, si ascolta ed alcuni hanno il dono, innato, di riuscire a scriverla. Io fra questi. Una vera fortuna che apre cuori, emozioni e orizzonti.
Cosa rappresenta per lei la poesia?
Questa è una domanda difficile, eppure semplicissima. È un’ancora di salvezza un rifugio, ma al tempo stesso, il desiderio di buttarsi in mare aperto. È l’imparare a ignorare le conseguenze. È una fuga contagiosa. Non saprei definire cos’è la poesia, ma so l’effetto che mi provoca. Con la poesia il mio indicibile ha trovato il coraggio e le parole.
Da cosa trae l’ispirazione e solitamente quando le succede?
Dallo straordinario che c’è nelle semplici cose. Bisogna ben vedere, non limitarsi a guardare. E questo mi succede spesso. Soprattutto, quando meno me lo aspetto.
Cosa prova in quel momento?
Il piacere grande, grande, di tenere in mano una matita su un foglio bianco, come un granello di sabbia che, forse, senza saperlo, diventerà una perla.
E uscita la sua ultima raccolta poetica , può parlarcene?
“A ben vedere” per le edizioni Porto Seguro, è un viaggio in profondità, nonché un invito a rallentare, a fermarsi a non cadere nell’inganno delle apparenze. Un libro da leggere, così come invita a fare Ivano Mugnaini che ne ha scritto la prefazione: “perché è originale, fuori schema, lieve e profondo”. Spero che sia davvero così. Per me è stato un piccolo grande sogno che ho realizzato grazie ai tanti e tante che mi hanno sostenuto, spingendomi oltre le mie timidezze e il mio preferire la retroguardia, la quiete del destinatario e la pazienza dell’orologio.
I suoi progetti futuri?
Ubriacarmi…di poesia.
Potete trovare il nuovo libro di Maurizio Bonugli in tutte le librerie ed anche online.