L’orecchio d’asino è una pianta medicinale con molteplici proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, espettoranti, antistaminiche, antivirali, cicatrizzanti e astringenti. Si tratta di una pianta perenne che vive per più di due anni ed è presente in tutto il territorio apuano. È popolarmente chiamata orecchio d’ asino per la somiglianza della forma delle sue foglie con le orecchie dell’animale di riferimento.Fiorisce nel periodo tra la primavera e l’estate. I suoi fiori sono piccoli, formano un picco bruno con petali leggermente giallastri. È una pianta ampiamente riconosciuta per le sue proprietà salutari, dal momento che il suo utilizzo aiuta a pulire il flusso sanguigno e l’espulsione dei rifiuti organici in modo naturale. I suoi componenti offrono potenti benefici per il fegato e aumentano l’escrezione renale dell’ acido urico nel corpo. L’ orecchio d’ asino ha, inoltre, nei suoi semi, un alto contenuto di mucillagine, fibra solubile altamente raccomandata per favorire il corretto funzionamento dell’apparato digerente. L’orecchio d’asino può essere preparato sotto forma di infusione o sciroppo, ed è particolarmente indicato per il trattamento di patologie respiratorie come bronchite, asma o catarro, grazie alle sue riconosciute proprietà espettoranti. Può anche essere applicato direttamente sugli occhi come collirio, per alleviare gli effetti della congiuntivite. In caso di otite, la foglia viene solitamente schiacciata e alcune gocce del liquido vengono istillate direttamente sull’orecchio, in quanto contribuisce ad alleviare l’infiammazione. Il suo uso esterno è altamente raccomandato su piccole ferite, come punture di insetti, lividi o ustioni. Gli unguenti basati su questa pianta, usati sulla pelle hanno proprietà rigenerative e sono spesso utilizzati per accelerare la guarigione di piccole lacerazioni e graffi.
I semi dell’ orecchio d’asino sono eccellenti lassativi naturali. Le sue foglie, se raccolte prima della fioritura e consumate crude come insalata, aiutano a contrastare i succhi gastrici, le infiammazioni dello stomaco e a regolarizzare l’ intestino. È importante lavare bene le foglie e togliere la costola centrale prima di metterle in insalata. Innumerevoli sono, ancora, le proprietà che la medicina popolare attribuisce a questa pianta: antinfiammatoria, antireumatica, antidiarreica, depurativa, ecc. Le foglie fresche pestate vengono messe su foruncoli, ascessi, ferite infette e su altre affezioni cutanee di origine infiammatoria, poichè a quest’ erba sono riconosciute proprietà cicatrizzanti, lenitive e antisettiche. Tra gli usi popolari più interessati troviamo quello di applicare le foglie cotte nell’ acqua lungo le terminazioni nervose colpite dal fuoco di Sant’ Antonio (herpes zoster). Il decotto di foglie, infine, viene bevuto per abbassare i livelli di zucchero nel sangue o anche per fare semicupi in caso di emorroidi. Le foglie fresche masticate sembrano invece alleviare il bruciore di stomaco e le coliche gastrointestinali.
Nella raccolta degli “erbi” l’ orecchio d’ asino rientra solo marginalmente, in quanto se ne raccoglie e se ne mescola poco al misto di erbi. A torto o a ragione, è considerata un’ erba fibrosa e poco saporita . Come altri erbi, le foglioline più tenere della rosetta dell’ orecchio d’ asino, prese nel punto centrale prima della fioritura, possono essere mangiate crude unite all’insalata, mentre per essere mangiate lessate si possono raccogliere le foglie adulte più belle e meno dure unendole agli altri erbi e condendole con olio. Possono essere unite agli erbi e ripassate in padella con olio e aglio.
Visto le numerose proprietà curative dell’ Orecchio d’asino elenchiamo alcuni rimedi naturali che si possono fare con questa pianta:
1)Tisana per calmare la tosse e sciogliere il catarro
Preparare un infuso di piantaggine, ponendo un cucchiaio di foglie essiccate della pianta in una tazza di acqua bollente; lasciare in infusione per 10 minuti circa, filtrare e dolcificare con miele. Bere più volte al giorno lontano dai pasti.
2)Rimedio cicatrizzante per ferite
Preparare un infuso come descritto sopra, e porre delle piccole garze o bende imbevute in tale preparato sulla zona da trattare. Lo stesso rimedio può essere usato su foruncoli, punture d’insetto, scottature ed eruzioni cutanee. Allo stesso modo, il preparato opportunamente raffreddato può essere utilizzato per fare sciacqui e gargarismi in caso di mal di gola o stati infiammatori di bocca o gengive.
3) Rimedio di emergenza per punture d’insetto
Nel caso in cui ci si trovi in campagna e si venga punti da un insetto, per tamponare il dolore ed attenuare il prurito si possono prelevare un paio di foglie di piantaggine e sbriciolarle, ottenendone una sorta di impiastro da applicare sulla parte dolente. Questo rimedio è efficace nei confronti del dolore e del prurito e si può usare in caso di punture di vespa, ape, zanzara o irritazioni dovute all’ ortica.