foto di Luigi Giovanelli
L’assessore alla cultura del comune di Carrara Gea Dazzi fa chiarezza sulla collocazione in via Roma dell’opera ‘Venere apuana‘, la grande scultura in marmo bardiglio donata dallo scultore, ed ex professore dell’Accademia di Belle Arti, Franco Mauro Franchi. “Diciamo anzitutto come la Venere apuana sia una scultura importante e dal grande valore artistico – ha sottolineato Dazzi – E’ un’opera di pregio che siamo lieti il suo autore, Franco Mauro Franchi, abbia deciso di donare alla nostra città. Dal momento che c’è stata comunicata la volontà dello scultore di fare questo regalo a Carrara come amministrazione e come assessorato ci siamo occupati di fare in modo che questa opera potesse trovare la giusta collocazione. Abbiamo così seguito tutti i passaggi previsti in questi casi. L’opera è stata anzitutto valutata dal nostro comitato di valutazione di opere d’arte, composto da Luisa Passeggia, Davide Lambruschi e Alessandro Romanini, che ne ha riconosciuto l’assoluto valore e poi abbiamo acquisito la scultura nel patrimonio comunale. Su espressa richiesta dell’artista, dato anche il suo lungo rapporto con l’Accademia di Belle Arti, lo spazio di via Roma è stato individuato come quello ideale. Si tratta di uno spazio di competenza comunale, ma abbiamo comunque voluto informare l’Accademia: abbiamo quindi prima avuto un incontro con la direttrice dell’Accademia Silvia Papucci a cui poi, lo scorso 31 ottobre, abbiamo inviato una comunicazione ufficiale nella quale si chiedeva a palazzo del Principe di esprimere eventuali dubbi, pareri o suggerimenti sulla questione. La lettera non ha mai ricevuto risposta, nel frattempo notizia della collocazione della statua è stata data anche in commissione cultura entrando nel dettaglio su valore, dimensioni e posizionamento dell’opera con tanto di rendering e tutti gli approfondimenti del caso. Un passaggio non previsto dal regolamento comunale, ma che abbiamo scelto di fare proprio per avere la massima condivisione su questa scelta”.