Di Leonardo Rolandi classe IV E Liceo Scientifico Marconi Carrara
La tragica vicenda di Giulia Cecchettin mi ha colpito e addolorato. Ho cercato di documentarmi sul tema della violenza contro le donne, capendone, così, la diffusione planetaria. Ho trovato studi interessanti e profondi, come quello della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie che nel suo libro contro la violenza sulle donne, “We Should All Be Feminists“, scrive :”. Concordo pienamente con quello che scrive l’autrice, ma credo anche che la colpa sia essenzialmente degli uomini che hanno paura dell’emancipazione delle donne e che sono ancora affetti da un retaggio del senso di possesso per il quale la donna era una proprietà prima del padre, poi del marito. Tutti gli esseri umani passano momenti di fragilità. In particolare gli uomini, soprattutto quando la loro, o quella che essi ritengono essere ancora la propria donna, si allontana, gli crolla addosso il loro piccolo mondo. L’incapacità di gestire questa situazione spinge alcuni uomini a uccidere la donna per non perderla. Per evitare che succedano queste cose gli uomini dovrebbero instaurare un discorso fra di loro per aiutarsi a superare il momento di fragilità. Sarebbe anche molto importante imparare già da giovani a gestire emozioni e situazioni molto forti: la scuola ad esempio non ci dovrebbe insegnare l’educazione a convivere e magari a superare la fragilità? Sarebbe anche un modo per darci sicurezza e quindi aiutarci nella resa scolastica.