L’ insalatina è un’ erba annuale che cresce nei prati, lungo i muretti, nelle vigne e nei boschi poco ombrosi. Importante per le sue proprietà depurative e disintossicanti, ma ottima anche nelle insalate per il suo sapore dolce e delicato. Il nome generico deriva dal greco krepis che significa scarpa, per l’aspetto delle foglie basali appressate al suolo o forse per quella dei frutti. Il periodo di fioritura va da aprile a ottobre. Le piante del genere Crepis sono quasi tutte commestibili, simili a tarassaco e cicoria, si mangiano crude in insalata o lessate. Le foglie dell’insalatina vanno raccolte prima della fioritura e bisogna saperle riconoscere dalle foglie basali che sono assai simili a quelle di tutte le asteracee e brassicacee. Si tratta comunque di piante sempre commestibili per cui non si rischia di scambiare la scarpic con una pianta tossica. Invece molto importante è raccogliere le foglie giovani e fresche, e in gran quantità, perchè la resa degli erbi, una volta cotti, è scarsa. L’insalatina, come molte altre specie di “erbi “, è da considerarsi un vero e proprio alimento-medicamento. Ha anch’essa proprietà depurative, diuretiche, disintossicanti, che esplicano al meglio la propria azione nel consumo a crudo. Svolge, inoltre, un ruolo vitaminizzante e remineralizzante; depura il sangue, pulisce fegato e reni da scorie e tossine, contrasta i radicali liberi mediante un’azione antiossidante. Nell’area apuana, dove nasce abbondantemente , viene accolta a inizio primavera per fare saporitissime insalate, molto gradite anche ai bambini per il sapore dolce e delicato delle foglioline. La raccolta viene fatta con tanta pazienza, cogliendo ciascuna foglia singolarmente, togliendone il lungo picciolo che potrebbe risultare troppo fibroso, e conservando la parte verde. Si può gustare cruda in purezza, aggiungendo eventualmente altri erbi adatti ad insalate crude. Personalmente sconsiglierei di lessare lo “ scarpic” perchè la cottura fa perdere consistenza e sapore ad una erba assai tenue e delicata.