La Fumaria è una pianta erbacea annuale abbastanza diffusa nei campi e luoghi incolti. Il nome deriva dal latino fumus e si riferisce all’odore del fumo o di fuliggine che l’erba sfregata emana. Gli antichi ritenevano che il succo instillato negli occhi rendesse più chiara la vista a scapito di una forte lacrimazione come quella prodotta dal fumo. La Fumaria è alta poco più di 30 centimetri ed ha un fusto flessibile e robusto e molto ramificato che si piega verso il basso, con foglie simili a quelle del prezzemolo di un verde che tende quasi al blu. I fiori sono di color porpora tenue o rosa, raccolti in florescenze terminali a grappolo.
La Fumaria ha proprietà diaforetica, depurativa (cura dermatosi, eczemi), stimolante delle secrezioni dell’apparato digerente, regolatrice del flusso biliare, stomachica, lassativa, diuretica. Consigliata in caso di: arteriosclerosi, parassitosi intestinale, patologie delle vie biliari e per rendere il sangue più fluido. Per uso esterno può essere impiegata per lavare la pelle in caso di eruzioni cutanee e di psoriasi. Nella medicina popolare, con le foglie veniva preparato un infuso bevuto per depurare l’ organismo, specialmente durante il cambio di stagione.
Lo stesso preparato veniva somministrato in caso di gastrite e coliche intestinali o si beveva per stimolare l’ appetito e come diuretico.
Della Fumaria si raccolgono i fusti fioriti. Si possono usare freschi in un infuso, che si tinge immediatamente di un bel color giallo intenso, oppure farli essiccare per usarli durante l’anno sempre per infusi e tisane. L’infuso si assume prima dei pasti. In alternativa si può fare la tintura madre coprendo la pianta, dapprima pestata col mortaio, con pari quantità di acqua e alcool a 95° e lasciandola riposare in un barattolo ben chiuso, lontano da calore e luce diretta, per circa 30 giorni. Una volta filtrata la si prende in gocce lontano dai pasti.
I germogli teneri si possono mescolare agli erbi da lessare ma ‘l gad’tin ha un sapore amarognolo e sa di fumo, per questa ragione deve essere usata con molta parsimonia e cautela.