Quarta giornata di campionato – prima parte
Juventus Lazio 3 -1
Pierluigi Califano
Dopo la sosta per la nazionale con veri e presunti malanni, riparte il campionato. Allo Stadium si affrontano Juventus e Lazio per la quarta giornata della competizione. La Juventus parte forte, la Lazio ha il solito atteggiamento: famme vedè che succede che poi nel caso partecipo. Sarri sembra il marito che attende che nasca suo figlio, mastica nervosamente una cosa indefinibile. Allegri ha la calma di uno a cui hanno fregato il parcheggio sotto casa. Al decimo del primo tempo il guardialinee Stevie Wonder non si accorge che la palla è uscita e Vlahovic in mezzo alla difesa della Lazio schierata in posizione Subbuteo, porta in vantaggio la Juventus. La Lazio reagisce e ha una buona occasione con Kamada, la Juventus si difende mentre Sarri chiede di assistere al parto. In un’azione di contropiede il redivivo Chiesa raddoppia con un tiro di sinistro sul quale forse Provedel avrebbe potuto fare meglio. Allegri ha un ghigno che sembra Jocker. Finisce il primo tempo e ripasso i santi da nominare nel secondo. La Lazio procede a varie sostituzioni, entrano Rovella e Pellegrini. Sembra che i cambi abbiano effetto, Luis Alberto accorcia le distanze, Sarri prepara il corredo per il bambino. Passano pochi minuti e un nuovo effetto abbiocco(termine romano che rappresenta la tipica sonnolenza post pranzo), e la difesa della Lazio si fa irretire nuovamente da Vlahovic che non segnava una doppietta da marzo del 1951. La partita continua con la Lazio che prova a costruire con Luis Alberto che dimostra di avere un tasso tecnico superiore a tutti gli altri giocatori in campo e Marusic che sembra Forrest Gump che corre per le praterie della sua mente. Entrano Pedro che è il meglio di Santa Fè e Castellonos che è il meglio del suo pianerottolo. La partita volge al termine, peccato se fosse continuata per altri due giorni avremmo potuto pareggiare. Sarri scopre che il bambino non è suo figlio, anche perché la Lazio è ancora un cantiere aperto e gli innesti devono essere inseriti con arguzia. Vince la Juventus e Allegri trova parcheggio sotto casa.
Vinicia Tesconi
DUSAAAAAN!!!Troppo breve come commento? Basta a riassumere il senso di Juve Lazio. Se vogliamo fare il quadro completo: Dusan e Fede, tipo Holly e Benji, che, forse, non a caso, trasmutati in cantanti, poi si chiamavano Benji e Fede. Ma quando sotto marcatori c’è scritto Dusan e Fede, viene solo da chiedersi: what else? La Lazio, comunque, è arrivata a Torino, facendo un po’ paura. La lezione data al Napolone nel tempio della napoletanità calcistica, a noi gobbi, che cominciavamo a chiederci ” quando è la fine, di quel fino alla fine”, ci faceva risalire reflussi di troppe disfatte rinunciatarie vissute in casa nostra, negli ultimi due anni. E invece…. DUSAAAAAN!!! E FEDE!!!! Sono tornati e se non si perdono un’altra volta, ci siamo. Siamo ancora lì. Siamo ancora noi. Intanto, per due ore: salutate la capolista e speriamo, preghiamo, scongiuriamo che a Milano se le diano da PAR loro.