• Dom. Set 8th, 2024

Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Al mare mentre l’estate sta finendo, coi polipi mignon

DiPierluigi Califano

Set 13, 2023

Dopo aver trascorso un piacevole sabato sera a Trastevere – in  piazza Trilussa c’era lo stesso affollamento della Mecca durante il Mawlid al-rasul –  decidiamo di tornare al mare, anche grazie alle temperature del Congo Belga. Ci svegliamo con calma, perchè abbiamo fatto un poco tardi la sera prima e ci avviamo verso il lido che si chiama come una compagnia petrolifera, però in italiano. Il nostro bagnino di oggi somiglia al cantante Wess, insomma quello che cantava con Dori Ghezzi. Ci piazza i lettini accanto a una signora, ma  rivolti verso il vuoto cosmico.  Gli chiediamo di cercarci un accomodamento che guardi verso il mare. Finalmente riusciamo a sistemarci, anche se il dislivello Pordoi rimane. Fa molto caldo, anche perché l’orario non è decisamente quello consigliato dai medici dermatologi. Decidiamo di fare un bagno ristoratore, l’acqua è pulita e corroborante, nuotiamo e poi restiamo ancora per godere di un mare cristallino che non si vedeva da tempo. Mangiamo della frutta fresca e osserviamo la varia umanità che anima il litorale. Notiamo che non passa il carrettino delle granite e neppure quello delle pannocchie. Neanche l’olezzo del pesce ci allieta della sua fragranza: da questi particolari si capisce che l’estate sta finendo(tanto lo so che avete pensato ai Righeira). Ci sdraiamo al sole e improvvisamente accanto a noi passa un allegra famigliola attrezzata come se dovesse andare alla ricerca di Atlantide. Ci chiediamo cosa devono fare. Il calore del sole, il suono delle onde sulla battigia ci fa leggermente assopire. Il tempo di farlo e una signora dietro di noi chiama sua figlia: “GAIA”, urlando talmente forte che una ragazzina in vacanza in Corsica le risponde. Vediamo tornare dopo qualche tempo la famigliola in missione. Una bambina ci passa accanto tenendo tra le mani una specie di piccolo calamaro che si ostina a chiamare polipo. In poche parole la missione per Atlantide ha prodotto circa 80 grammi di una cosa con i tentacoli. I nostri vicini si raccontano le classiche beghe famigliari, sospesi tra figli, padri, nonni, gatti, cani e coccodrilli delle fogne di New York, peccato non si vedano i due liocorni. E’ arrivato il momento di andare con grande giubilo dei medici dermatologi, forse la prossima domenica sarà ancora mare, in fondo ci sono solo 34 gradi.