L’Erba fragola è una pianta che cresce su terreni desolati o ai margini dei campi coltivati ed è comune nei luoghi erbosi e non troppo umidi. La si trova, indifferentemente, su terreni sabbiosi, sabbio-argillosi e argillosi; è invece difficile da reperire in terreni troppo ombreggiati. È una pianta erbacea dal gusto simile al prezzemolo, tipica delle regioni in cui si coltivano gli ulivi. È molto comune in Puglia: da qui deriva l’ aggettivo apulum, con il quale è classificata. Il termine Tordylium, invece, deriva dalle parole greche “tornos“ e “illo“ che significano “abile tornitore“, in quanto il frutto sembra essere stato lavorato proprio da un abile artigiano. Quando è giovane, la pianta è bene aderente al terreno ed ha le foglie basali a rosetta, i piccioli lisci e le foglioline appaiate con il margine frastagliato e arrotondato. Durante la fioritura mette fiori bianchi ad ombrello. Se stroppicciate, le foglie di erba fragola emanano un gradevolissimo profumo. Anche l’erba fragola trova uso nella medicina popolare: era consigliata contro la caduta dei capelli, nelle malattie nervose, per accelerare le mestruazioni e come espettorante. Tuttavia è una pianta da usarsi con cautela in quanto può risultare tossica. Raccolta nel periodo primaverile, viene mangiata nel dovuto dosaggio, cruda aggiunta all’ insalata, come quella che preparavano le donne carrarine d’ altri tempi, realizzata aggiungendo anche foglie di fausede(favagello) , di farined (spinacio selvatico) e pinpineda (pimpinella), oppure bollita assieme ad altri “erbi” e condita con un buon olio di frantoio.