La storia di una famiglia che diventa uno spettacolo in cui un solo attore, che è anche regista e autore, mette in scena tutti i personaggi e fa loro raccontare la propria vicenda. Stiamo parlando dello spettacolo Antropolaroid, il primo one man show di Tindaro Granata, che verrà presentato a Carrara, sabato 9 settembre alle ore 21,15, a palazzo Cucchiari, nell’ambito di Con-Vivere. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’associazione F.I.D.A.P.A., sezione di Massa Carrara, con il contributo del ristorante Lo Storno. Uno straordinario Tindaro Granata da solo racconta di figure familiari, di generazioni, di una terra, la Sicilia, da cui anche allontanarsi, con il proposito di andare a Roma, diventare attore, fare del cinema. Passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi, ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni. La novità dello spettacolo sta nell’utilizzo di una tecnica antica come quella del “cunto”, che viene però scomposta: non vengono narrati i fatti, ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia. Attraverso i personaggi femminili (messi in scena da lui stesso) si evidenziano le azioni plasmatiche che le donne nella famiglia agiscono sugli uomini.
Tindaro Granata è nativo di Tindari – da lì il nome, probabilmente – in provincia di Messina. Dopo una breve esperienza su una nave da guerra, inizia il suo percorso per diventare attore frequentando vari corsi fino al primo debutto importante, nel 2002, nello spettacolo “Pulcinella” con Massimo Ranieri. La sua carriera viene rallentata da un incidente a un ginocchio che lo costringe a varie ripartenze e lo vede, finalmente arrivare a Milano dove inizia la collaborazione con Carmelo Rifici per una serie di spettacoli teatrali. È direttore del teatro greco di Tindari e direttore artistico di due associazioni culturali dedicate al teatro: Situazione drammatica e Proxima Res. Ad Antropolaroid, suo debutto alla regia e alla drammaturgia, è seguito lo spettacolo “Invidiatemi come io ho invidiato voi”.