In questi ultimi giorni ho festeggiato il mio compleanno, o meglio è arrivato, come ogni anno, il giorno in cui sono nata, ormai quarantacinque anni fa. Non amo i festeggiamenti e chi mi conosce lo sa bene, provo sempre un senso di tristezza che mi fa adombrare per tutto il giorno e faccio una fatica immensa a fingere che sia il contrario. Ho passato anni a combattere questa sensazione, adesso la accetto e chi mi vuole bene agisce di conseguenza. Proprio per questo un gruppo di amiche storiche mi ha organizzato una festa di “non compleanno”, ed al contempo ha avuto la brillante idea di regalarmi un libro, e che libro. Le ho adorate per questo: è entrato nella mia vita ” Il fabbricante di lacrime” di Erin Doom, Salani Editore, quasi settecento pagine di godimento per me che non conoscevo il successo di questo testo e nemmeno la storia che si cela dietro il nome dell’autrice. Apprezzo il suo desiderio di anonimato, perché quando si scrive un romanzo ci si mette davvero a nudo e l’anima vera esce sempre fuori, dietro a sfumature e particolari. E non sempre è facile restare immuni alle emozioni che possono scaturire da un successo del genere. Mi inchino a questa scrittrice, capace, sensibile e veramente brava. Erano anni che non trovavo un libro che mi regalasse simili emozioni, ho pianto, riso con i protagonisti del libro. Una storia forte, che non si distacca da certe realtà che appartengono a molte vite e che spesso in pochi si soffermano. Una storia di sentimenti, desideri di normalità, perché poi in fondo la chiave per star bene è proprio questa: la normalità.
La famiglia, un valore inestimabile, perché quando si ha una famiglia si ha tutto, anche quando è un po’ ammaccata o claudicante. In questo libro si parla di traumi, di lacerazioni e di cicatrizzazione, perché dalle ferite si può guarire, non dimenticatelo. Non fatevi fuorviare dal titolo: “Il cacciatore di Lacrime” non ha accezione negativa, fidatevi di me, molte volte in ciò che può sembrare brutto si può celare il bello. Questa rubrica mi sta regalando emozioni bellissime, libri d’amare mi fa catapultare in mondi sempre nuovi dalla sdraio dello stabilimento balneare in cui sono, non sento grida, nè i discorsi dei vicini, ascolto solo la voce delle pagine in cui mi tuffo e vivo altre vite.
Vi aspetto al prossimo appuntamento settembrino, ricordatevi di comprare i fazzoletti.
A presto, anzi prestissimo.