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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Ferragamo veste i Måneskin a San Siro

DiSilvia Meacci

Lug 29, 2023

A settembre saranno negli Stati Uniti, in Canada, in Colombia, in Argentina, in Brasile, a ottobre in Australia, poi in Giappone. In Italia si sono esibiti a Trieste, allo Stadio Nereo Rocco, poi all’Olimpico a Roma e, il 24 e il 25 luglio, hanno infuocato San Siro a Milano. È la loro prima volta negli stadi. “Arrivare qui per noi è un sogno” ha detto il frontman Damiano. Si sono scatenati sul palco soprattutto con le canzoni tratte dall’ultimo album, “Rush!”, poche invece le tracce del primo EP, “Chosen“ e del primo album “Il ballo della vita“. Forse un messaggio per lasciarsi il passato alle spalle? Certo è che i Måneskin sono un successo italiano senza precedenti e il brand Ferragamo, sotto la direzione creativa di Maximilian Davis, non poteva rimanere indifferente al fenomeno. A Milano, nel loro tour “Stadi 2023” i quattro componenti della band si sono mostrati con un look molto dark, abiti confezionati appositamente per loro dalla maison nata e radicata, dal 1927,  a Firenze. Outfit total black impreziositi da mille borchie con solo alcune note di un immancabile rosso fuoco. Thomas aveva una  camicia a maniche corte, pantaloni in anguilla e stivaletti degradè. Per Ethan un top scollato rosso, pantaloni di pelle neri con tagli a contrasto rossi e stivaletti con la punta squadrata. Damiano ha indossato un top con borchie in metallo, giacca e pantaloni in pelle nera effetto vintage, stivali neri e un top pieno di borchie in metallo, come anche i pantaloni di Victoria che però indossava un body nero in viscosa con profondo scollo.

I Måneskin hanno successo per la loro musica, è indubbio, tuttavia i loro outfit ammiccano al pubblico. Suggeriscono atmosfere fetish, inneggiano alla libera sessualità, travalicano il genere, alludono e confermano. Lo spettatore diventa quasi voyeur e si immedesima, si esalta. I quattro sono icone fashion, slegate da costrizioni come a dimostrare che ognuno puó essere eclettico, fluido, avere mutevoli nuances, sia nella personalità, sia nel look. Nel 2018 sono stati vestiti da Dolce&Gabbana, al Festival di Cannes erano scintillanti e firmati come al solito dalla maison Gucci, al Festival di Sanremo si sono abbandonati al pitonato. Sono passati da giacche aperte su pelle nuda, calze a rete, look stile “Kiss” a smoking e papillon stile Frank Sinatra, ma anche rivestiti in total pink, come coniglietti, o con reggicalze e tacchi alti, tanto che perfino “I cugini di campagna” si sono sentiti copiati. I Måneskin sono i nuovi idoli della generazione Z che si è infatuata delle note rock, suonate finalmente da loro coetanei, si è immedesimata nei testi delle canzoni, nei look, nel modo di porsi e di pensare dei quattro giovani che trovano grande apprezzamento anche nella comunità LGBTQIA+. Grazie ai social, alle piattaforme streaming, il fenomeno si è diffuso a macchia d’olio a livello europeo e poi mondiale. Una vetrina e un onore per Ferragamo, maison di tradizione ma anche protesa al futuro. Cresciuta fino a diventare un Gruppo, con la famiglia Ferragamo ancora presente nel top management, la compagnia intende sia valorizzare il passato, nei prodotti e nel sostegno ai beni storici e artistici fiorentini, ma anche tuffarsi in sfide continue, creando look inusitati, dando fiducia a nuovi talenti, stilisti e direttori creativi, e ponendo massima attenzione al valore della sostenibilità, sviluppando così materiali innovativi dai rifiuti, tessuti dagli agrumi o dagli scarti di pellami o stoffe che, collezione dopo collezione, avanzano e sarebbero altrimenti destinati allo smaltimento.