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Diari Toscani

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La musica dei Jazz Set e i confini spiegati da Marco Aime: grande serata al Biscottificio Dogliani

DiVinicia Tesconi

Lug 22, 2023

Il sold out è un classico nella rassegna Donna anima e corpo organizzata all’interno del Biscottificio Dogliani di Marina di Carrara, che da 18 anni anima le serate di luglio dell’estate culturale carrarese. Non fa certo notizia la grande affluenza di pubblico registrata nel piazzale del Biscottificio Dogliani,  anche nella serata del 21 luglio,  nell’appuntamento  il secondo dell’edizione 2023 –  dedicato al tema dei “Confini” con la conversazione con l’antropologo Marco Aime, preceduto dalla performance musicale dei Jazz Set, quintetto jazz di Lara Bertelloni. Fa notizia, invece, il livello di gradimento mostrato dal pubblico, che non è affatto sempre scontato, confermato dagli applausi e  dalle richieste di bis ai musicisti, autori di un miniconcerto veramente entusiasmante e dalle domande rivolte dal pubblico al professor Aime a seguito dell’intervista, condotta da Marta Venturi, che ha fatto emergere molti spunti di dibattito e riflessione.

A introdurre la serata è stata l’ideatrice e il motore pulsante della rassegna, Margherita Dogliani, che ha voluto dedicare la serata alla memoria di Andrea Purgatori, il grandissimo giornalista  scomparso in questi giorni, che fu ospite della rassegna “Donna anima e corpo” nel 2014: “Sono profondamente scossa per la notizia della scomparsa di Andrea Purgatori – ha detto Margherita Dogliani – un uomo straordinario, diventato un amico della nostra manifestazione, dopo la partecipazione alla nostra rassegna. All’epoca ci disse di essere molto affascinato dal nostro progetto di cultura in fabbrica e ha sempre mantenuto i rapporti con noi con l’idea di partecipare di nuovo. Proprio pochi mesi fa, in una telefonata ci aveva detto che aveva intenzione di venire da noi per questa edizione della rassegna. Il tema dei confini, infatti, era particolarmente gradito a lui che è stato veramente un uomo di confini, appassionato di vita, della dignità di ognuno e della verità.”. Margherita Dogliani ha anche ricordato che la seconda serata della rassegna 2023 è stata organizzata in collaborazione con il progetto della regione Toscana dedicato al Festival delle donne, che si terrà a novembre e che avrà anche la partecipazione dell’associazione  culturale L’angelo e le stelle, curatrice della rassegna Donna anima e corpo. In rappresentanza della Regione, era presente alla serata del 21 luglio, la responsabile della comunicazione Francesca Parigi Bini.

Il jazz, dunque, ha aperto la serata e scaldato l’ambiente: una selezione di celebri e meno celebri brani proposti dalla voce armoniosa di Lara Bertelloni, accompagnata da eccellenti musicisti quali Gino Pasquini alle tastiere, Emiliano Ravenna alla chitarra, Alessio Busonero al contrabbasso e Vladimiro Carboni alla batteria.

Di seguito la conversazione, condotta con grazia e competenza da Marta Venturi,  con il professor Marco Aime che ha preso spunto dal suo libro dal titolo Confini, edito da Gruppo Abele. Tema non facile e dalla vasta gamma di declinazioni, costantemente in bilico tra il superamento e la necessità, sul quale Aime,  docente di antropologia all’università di Genova, ricercatore e africanista, ha espresso considerazioni inevitabilmente destinate a stimolare gli ascoltatori: “ Gli uomini non possono non pensarsi se non dentro a dei confini. Il sogno del mondo senza confini cantato da Lennon con la sua Imagine è finito con la fine di quell’epoca, segnata dall’abbattimento del muro di Berlino, uno dei simboli  più grandi di un confine. Di seguito è iniziata la globalizzazione che, però ha riguardato solo le merci, il denaro e i servizi e non le persone, che hanno finito per tribalizzarsi e chiudersi ancora di più nelle proprie origini e  nei propri localismi.”. Aime ha parlato anche del concetto di identità, che non ha un riscontro della realtà, dove non esistono cose perfettamente identiche e anche del concetto di famiglia, che sarebbe una semplice costruzione umana senza fondamento scientifico ed ha definito la differenza tra la parola “confine”, che esprime un’idea di verticalità e la parola “frontiera”, che rappresenta, invece, uno spazio aperto, indefinito sia nella realtà fisica, sia in quella spirituale costituita dalla terra di mezzo tra il “già” e il  “non ancora”. L’evoluzione dei confini in ambito di classe sociale e di genere hanno concluso la trattazione del professor Aime che ha poi risposto alle domande del pubblico.

Il prossimo appuntamento della rassegna Donna anima e corpo sarà venerdì 28 luglio  ed avrà come ospite Farian Sabahi, giornalista e orientalista che parlerà della realtà delle donne di Teheran.