Ho passato una settimana a circumnavigare lo Stretto di Bering per arrivare al lavoro, al fine di evitare le gare di Formula E. Per chi non lo sapesse, è una manifestazione sportiva che si svolge a Roma, nel mese di luglio, con una temperatura di 8000 gradi, con delle macchine elettriche: in pratica dei tostapane con le ruote. Finalmente è domenica, mi accingo a recarmi al mare. C’è molta fila, dovrebbero essere arrivati i fondi della card del Governo, ben 380 euro in un anno, un’estate da ostriche e champagne…Arriviamo allo stabilimento balneare, il signor Aiazzone brilla di luce propria, è una nebulosa allineata con la Via Lattea. Ci accomodiamo sui nostri lettini in riva al mare. È molto presto e l’aria è intrisa del profumo delle onde, delle creme al cocco e del pesce marcio che vende l’omino con il bilancino da compro oro. Indago per comprendere se il mistero della Bibbia scomparsa è stato svelato e scopro un muro di gomma, un sistema omertoso cela la sparizione del prezioso manoscritto. Ascoltiamo i discorsi dei vicini di lettino ed abbiamo la conferma che non dobbiamo aver timore dell’intelligenza artificiale, ma dobbiamo averlo della deficienza naturale. Fa molto caldo e per trovare refrigerio ci tuffiamo in acqua. Sembra la corsa dei tori a Pamplona, dobbiamo schivare orde di gente che tenta di incornarci e non abbiamo neppure il costume rosso. I prezzi al bar dello stabilimento sono come una rata del PNRR, anche davanti al bancone testiamo l’insostenibile pesantezza di certi esseri umani. Sembra che la maleducazione sia ormai divenuta una virtù. Il caldo aumenta e sarà una settimana da bollino rosso, per fortuna senza i tostapane con le ruote. Arriva l’ora di andare via, mi sento sulla pelle il calore di un altoforno di Taranto. 

Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.

Ciao Milan