Ci sono persone che guardano costantemente verso il cielo, forse perché non gradiscono ciò che vedono sulla terra. Margherita Hack nacque a Firenze il 12 giugno del 1922 con lo sguardo rivolto in alto. Sua madre era una miniaturista alla Galleria degli Uffizi e suo padre un contabile alla Fondiaria. Entrambi i suoi genitori abbandonarono le rispettive religioni per aderire alla Società Teofisica Italiana, l’organizzazione nata a New York nel 1875 dedita alla divulgazione della teosofia, ovvero la sapienza divina e delle arti esoteriche. Margherita assorbì fin da piccina i dogmi della fratellanza e della verità che era più importante di qualsiasi religione. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo classico Galileo Galilei di Firenze, si laureò in fisica nel 1945 con una tesi sulle Cefeidi, realizzata presso l’osservatorio Arcetri di Firenze. Fin da giovane Margherita Hack praticò molto sport, dalla pallacanestro, all’atletica leggera, diventando campionessa di salto in lungo nei campionati universitari. In quegli anni abbracciò gli ideali fascisti che incarnavano il suo spirito nazionalista. Fu fascista fino all’entrata in vigore delle leggi razziali nel 1938. Pur essendo atea, sposò con cerimonia religiosa il 19 febbraio del 1944, il letterato Aldo De Rosa, che gli rimase accanto per tutta la vita. Margherita Hack insegnò all’Università di Firenze dal 1948 al 1951 e poi ancora dal 1954 al 1963. Lavorò per numerosi osservatori europei e americani e collaborò con la NASA. In Italia divulgò le sue conoscenze e scoperte con il suo fare toscano scanzonato, spesso con accesi alterchi con pseudo scienziati. Pubblicò molti lavori su riviste internazionali e nel 1978 fondò la rivista L’Astronomia, il primo numero uscì nel novembre del 1979. Successivamente, insieme a Corrado Lamberti, diresse la rivista di divulgazione scientifica e cultura astronomica: Le Stelle, che racchiudeva il suo sogno di esplorare lo spazio infinito. Margherita Hack fece innumerevoli ricerche sui buchi neri, pubblicando il libro: L’universo alle soglie del duemila. Ipotizzò che esistessero altre forme di vita nell’universo, ma che fossero troppo lontane per interagire con la Terra in qualche maniera. Non credeva agli UFO nell’accezione comune che è stata diffusa nello scorso secolo. Margherita Hack si impegnò molto nel sociale e in politica. L’ateismo ela teosofia respirata nei primi anni di vita la posero in posizioni spesso contrastanti con la morale di un paese, fermo come nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Riteneva che l’etica non derivasse da nessuna religione, ma solo da principi di coscienza e da una visione laica dell’esistenza. È stata membro del CICAP, al fine di contrastare le pseudoscienze e le fantasiose teorie, tipo la terra piatta e i politici che pensano al popolo. Si candidò con i Progressisti nel seggio di Trieste ma non venne eletta, era il 1994. Diversa sorte ebbe nel 2005, quando venne eletta alle elezioni regionali in Lombardia, con il Partito dei Comunisti Italiani. Nel suo stile, lasciò lo scranno a Bebo Storti, l’attore e regista. Margherita Hack è stata una persona, una scienziata, in grado di tenere una lezione di astrofisica a Piazza della Signoria a Firenze, durante una manifestazione studentesca. In quella occasione spiegò, come solo lei sapeva fare, gli esperimenti del CERN sul bosone Higgs. Materia e antimateria in continuo alternarsi come nel percorso di vita di Margherita Hack. Un tema spinoso come quello della questione energetica, quanto mai attuale, fu affrontato con la solita schiettezza e quell’accento toscano che rende sempre tutto più elevato, in qualche modo distaccato dalle amenità del mondo. Margherita Hack era a favore del nucleare, che riteneva meno inquinante del petrolio, del metano e del carbone. Sempre con la sua sincerità si pronunciò sui dubbi di avere il nucleare in Italia, paese che riteneva poco affidabile e come darle torto. Margherita Hack si batté per i diritti civili, ricevendo un premio per la sua battaglia a favore delle coppie omosessuali. Si espresse a favore dell’eutanasia confermando quel rispetto per il prossimo, per la sua individualità e la libertà, questa parola così importante e sottovalutata da coloro che non ne sono mai stati privati. Margherita Hack è stata un’animalista e vegetariana fin dalla sua infanzia. È mancata il 29 giugno del 2013 all’età di 91 anni ed è sepolta insieme al suo Aldo nel cimitero di Trieste, città di frontiera come in fondo è stata la sua vita, sempre raccontando e vivendo nella verità, quel termine così meraviglioso e adoperato davvero poco.
Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell’universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile.