È uscito, finalmente, il nuovo romanzo di Francesca Tofanari, dal titolo “Ne uccide più la penna…” edito da I Libri di Mompracem – Betti Editrice Siena. Come nei due gialli precedenti, “In Punta di sangue” (2019) e “Spari dall’aldilà”(2021), la scrittrice fiorentina porta avanti le indagini in un’atmosfera densa di mistero ma anche di leggerezza e umorismo. Ognuno di questi romanzi è indipendente dall’altro per trama: veri e propri thriller con una detective donna, Maria Allegra Galli, che, tra le incombenze lavorative e quelle domestiche, di moglie e mamma, si abbandona alla sua passione smodata per lo shopping. Le telefonate che la reclamano sulla scena del delitto, la trovano puntualmente con un capo d’abbigliamento in mano. E se c’è una cosa che lei non sopporta proprio, è essere disturbata mentre pondera il suo prossimo acquisto. Con arguti commenti o abili strategie, Maria Allegra può apparire quasi cinica quando si parla di moda o si tratta di aggiudicarsi un vestito su una bancherella al mercato, a discapito di altre potenziali acquirenti. Pagine leggere e divertentissime, con figure femminili che portano nelle vicende raccontate la propria vita, i propri problemi, donne in cui immedesimarsi. Al fianco dell’ispettrice ci sono infatti le sue amiche che la aiutano a risolvere i casi: Cordelia, che, dopo aver riguadagnato un fisico sensuale grazie a una dieta, si veste con outfit improbabili e si lancia alla conquista di uomini prestanti e giovani e Olivia, giornalista frustrata, che spera sempre in qualche omicidio per avere la possibilità di uno scoop da prima pagina.
Nei suoi gialli “rosa shopping” l’autrice riesce a coinvolgere il pubblico con una trama intricata e ben studiata, ma anche con un umorismo fine, delicato e puntuale che strappa il sorriso durante la lettura grazie all’uso sapiente di nomignoli buffi, giochi di parole, doppi sensi. C’è la Signora Panchetto, coniugata Seggiola, c’è la app di incontri che richiama la parola orgasmo dietro al nome “asm/org“, o la rubrica delle lettere del cuore “Donne du du du” ( in cerca di guai…). Nei tre romanzi troviamo capi di vestiario icona, brand da capogiro, feticci ambiti dall’ispettrice che addirittura diventano armi, come il tacco di una Louboutin, o elementi essenziali dell’intreccio narrativo, come una borsa da favola, una Birkin So Black di Hermès, ritrovata in un cassonetto. Tra una ballerina scomparsa, morti e dettagli crudi, un mago pressato nella sua macchina presso uno sfasciacarrozze, fogli di un manoscritto cacciati nella gola di due donne, materia cerebrale che fuoriesce da un cranio ferito, le trame si snodano ben articolate e sfidano il lettore alla risoluzione dei misteri. Nell’ultimo giallo la situazione si complica, gli eventi sembrano srotolarsi, seguendo la trama del libro che la giornalista Olivia ha scritto. “È come se lei stessa, personaggio, diventasse l’autrice del libro” ha detto Francesca Tofanari durante la prima presentazione presso la biblioteca di Scandicci, “tanto che la realtà e la finzione narrativa vengono ad intrecciarsi, in un gioco di specchi”. Francesca Tofanari, scrittrice e giornalista per il “Corriere della Sera”, sarà lieta di parlare del suo nuovo libro mercoledì 5 luglio al Conventino Caffè Letterario di via Giano della Bella a Firenze. Con l’autrice dialogherà lo scrittore fiorentino Massimiliano Scudeletti. Oltre a numerosi racconti in svariate antologie, dell’autrice ricordiamo: “Missa est. Storia, curiosità e racconti di 38 chiese di Firenze e dintorni” (2014), “Artigiani in Firenze” (2015), “Sassaiole e capirotti. San Frediano before it was «cool» (2018) che è stato premiato come finalista al Premio Firenze e che lei ha scritto a quattro mani con Matteo Poggi.
“Ne uccide più la penna…” sarà disponibile nelle librerie e su tutte le piattaforme online dal 20 di luglio.
Foto di Silvia Meacci