• Ven. Ott 18th, 2024

Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Manca una settimana all’inizio astronomico dell’estate e Diari Toscani si fa trovare pronto alla prova costume con una nuova rubrica, fresca e frizzante come un’onda di mare, per allietare le, agognate, meritate, sempre bellissime, ore sotto l’ombrellone. Parte oggi Summer Tales (Racconti d’estate): storie filtrate dall’occhio ironico e dalla penna brillante di Pierluigi Califano. Un sorriso sotto il solleone e buona estate a tutti.

Mi invitano a passare una giornata al mare in un punto indefinito del litorale laziale. Faccio la prova costume che, severo ma giusto, mi apostrofa: “Ao’ che te sei magnato? Er prodotto interno lordo del Belgio.” (Ho il costume coatto). Mi preparo comunque, leggermente avvilito, pensando al Belgio. Incontro i miei amici ed arriviamo al lido. I lettini sono leggermente cari, chiedo se nel prezzo sono comprese azioni della società. Penso che la prossima settimana farò un’Opa. Il bagnino è color mogano lucido, forse è parente della signora Aiazzone. Ci indica i lettini, sembra un ingorgo sul raccordo anulare. Dagli altoparlanti arriva una musica anni ottanta. Scatta l’effetto Yuppie o Vacanze di Natale, arrivano Ezio Greggio e Jerry Calà che intona Maracaibo, mare forza nove… (che poi a Maracaibo manco c’è il mare).

Mi guardo intorno, c’è uno pieno di tatuaggi sparsi in tutto il corpo. Unisco i puntini ed esce l’estratto conto del tatuatore. Accanto a noi c’è una signora che mangia una banana sul lettino, poi una pizzetta in riva al mare, ancora qualcosa di indefinibile sotto l’ombrellone: credo che abbia preso alla lettera la dieta a zona. La spiaggia è affollata, le bancarelle tipo Coin non possono passare. Ci sono comunque gli zammammeri (termine quasi onomatopeico che indica colui che vende cose che normalmente non compreresti mai e invece sulla spiaggia le compri). Il sole fa capolino tra le nuvole che lentamente prendono il sopravvento, evitando che assuma le varie tonalità di rosso, mi fermo al pompeiano. La musica cambia, si passa alla tecno e poi improvvisamente Marcella Bella e Miguel Bosè. Provo a comprendere quale sia il filo conduttore della scaletta musicale, smetto prima che mi esca il sangue dal naso. Come primo giorno mi arrendo in prossimità dell’ora di pranzo. Esco dallo stabilimento e vedo la signora dieta a zona che mangia un gelato al bar, chissà fino a stasera quanti luoghi visiterà.