Pietra Kamen, valorizzazioni a confronto era il titolo della tavola rotonda che si è tenuta sabato 27 maggio alla Casa della Pietra di Aurisina, in provincia di Trieste, che ha avuto, tra i relatori Walter Danesi jr, patron della Cava Museo di Fantiscritti di Carrara. L’evento, nato da un’idea di Fabiola Faidiga relativa al Museo diffuso delle cave e della pietra, è stato aperto dal sindaco di Aurisina Igor Gabrovec e dall’assessore regionale Fabio Scoccimarro. Alla presenza dei rappresentanti di diverse realtà italiane e slovene, Danesi ha presentato li progetto la “Memoria della città di Carrara: dal bagascio ai giorni nostri“, ovvero il mondo dell’escavazione marmifera dal punto di vista dei cavatori stessi del secolo scorso.
La Cava Museo di Fantiscritti nacque negli anni ‘80 da un’idea di Gualtiero Danesi ed è portata avanti dal nipote Walter, con tanto impegno e dedizione: un museo unico, letteralmente a cielo aperto, nel quale i visitatori sono coinvolti in un percorso emozionale che li porta direttamente indietro nel tempo e fa loro sentire le sensazioni delle famiglie che vivevano alle cave. Un museo per ricordare, percorrere, ascoltare e interiorizzare e, soprattutto, per non dimenticare e rendersi consapevoli dei cambiamenti e del vissuto attraverso dettagli, utensili, materiale fotografico, ricostruzioni fatte con la passione che contraddistingue da circa cinquant’anni la famiglia Danesi. A corredo della sua esposizione, quale buon auspicio per una futura collaborazione, Walter Danesi ha donato una statua in marmo di Carrara, rappresentante un carro con i buoi trainanti un blocco, con la dedica “Dalla pietra, la vita”, consegnata a Massimo Romita, presidente del gruppo “Ermalda Flavio Vidonis”, che rimarrà nella Casa della Pietra di Aurisina. L’evento è stato patrocinato, tra gli altri, da Feisct, Federazione Europea Itinerari Storico Culturali Turistici e da Bookcrossing Massa.