Sono vicine di casa, l’associazione Dickens Fellowship di Carrara e l’associazione Spazio Alber1ca: entrambe in piazza Alberica, nel cuore del centro storico di Carrara, entrambe instancabili fucine di cultura. Hanno deciso di unire le forze per un progetto comune, che animerà le domeniche carraresi da maggio a giugno. Letterature è il titolo di una serie di incontri dedicati alle letterature straniere del ‘900, dalla spagnola alla portoghese, dalla tedesca alla russa. Il ciclo di incontri che partirà domenica 7 maggio alle ore 18, nella sede della Dickens Felloship, terminerà il 10 giugno per poi ripartire a ottobre con la letteratura francese, polacca, ceca e molte altre.
L’idea è nata da Marzia Dati, presidente della Filiale italiana della Dickens Fellowship, ed è stata accolta dalla “vicina di casa” Luciana Ceccarelli, presidente di Spazio Alberica: “In un periodo difficile, come quello- che stiamo attraversando – ha spiegato Dati- emerge sempre più la necessità di un dialogo tra culture e di uno spazio di riflessione in cui confrontarsi: conoscere meglio il Novecento ci permette di comprendere meglio alcuni nodi cruciali del presente. Sono molto felice che Spazio Alberica abbia condiviso la nostra proposta che è una dimostrazione concreta e fattiva di rete tra associazioni culturali che operano sullo stesso territorio.
Il primo incontro sarà con la letteratura spagnola: “Voci dal regime, echi dall’esilio. Sulla letteratura spagnola durante il franchismo“a cura di Angela Moro (Università di Pisa). Come si vive sotto il giogo di un regime che attecchisce per più di trent’anni e che provoca un’emorragia di esuli costretti a fuggire dal proprio Paese? Come si scrive quando la libertà di espressione deve fare i conti con il bavaglio della censura? Come si mettono su carta le inquietudini di chi va e quelle di chi resta? Angela Moro tenterà di rispondere a questi interrogativi mediante le parole di due insigni scrittori spagnoli del Novecento: Miguel Delibes (1920 – 2010) e Max Aub (1903 – 1972); autori, rispettivamente, di Cinco horas con Mario (1966) e La verdadera historia de la muerte de Francisco Franco (1960). Le loro opere tratteggiano un affresco della Spagna della dittatura e dell’esilio attraverso l’atipico compianto funebre di una vedova durante la veglia al marito defunto, nel primo caso, e la vita di un intraprendente cameriere messicano alle prese con l’arrivo dei chiassosi e inconcludenti esuli repubblicani spagnoli, nel secondo. Grazie al ricorso a un’ironia che spariglia qualsiasi semplificazione e che getta uno sguardo agrodolce sulle tragedie del secolo breve, questi testi illuminano, in maniera complementare, due strategie di sopravvivenza alle ombre, lunghissime e tetre, della guerra civile.
Angela Moro ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Discipline Linguistiche e Letterature Straniere (2022), con menzione di Doctor Europaeus, presso l’Università di Pisa. Si occupa di letteratura spagnola della Guerra Civile e dell’esilio repubblicano del 1939. È membro del Grupo de Estudios del Exilio Literario (GEXEL), dell’Università Autonoma di Barcellona, e autrice di Fuera de lugar. La representación del espacio en la narrativa breve de Max Aub y Ramón J. Sender (Siviglia, Renacimiento, 2022).
Gli incontri sono aperti a tutti.