La Carrarese vince in rimonta il derby casalingo con la Lucchese, cogliendo il tredicesimo risultato utile consecutivo, raggiunge quota 62 punti in classifica e a 90 minuti dalla fine della stagione regolare è quarta in classifica con 2 punti di vantaggio sul Gubbio.
Nella giornata che sancisce la promozione della Reggiana in serie B con un turno di anticipo, allo stadio dei marmi Quattro Olimpionici Azzurri la squadra di mister Dal Canto, priva degli squalificati Schiavi ed Energe nonché di Giannetti per il quale la stagione è terminata ad Ancona, ha vinto sfruttando due calci da fermo e soprattutto grazie ad un cuore enorme che le ha consentito di sopperire ad un insolito nervosismo manifestatosi soprattutto nel primo tempo con le evitabili ammonizioni di due giocatori di grande esperienza come D’Ambrosio e Della Latta. Non è stata una partita con grandi occasioni né da una parte né dall’altra.
La Lucchese era andata in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo con Panico lesto a raccogliere la respinta difettosa o sarebbe meglio dire la presa mancata del portiere azzurro Breza su una conclusione dal limite secca ma centrale di Fabbrini. Gli azzurri raggiungevano il pareggio a tre minuti dall’intervallo sugli sviluppi di un calcio di punizione appena fuori dall’area, in pratica un corner corto con Bozhanaj bravo a trovare smarcato al limite in posizione centrale Cicconi e quest’ultimo, già andato a segno nel derby d’andata al “Porta Elisa” ancora più bravo a trovare l’angolo a fil di palo alla sinistra dell’estremo difensore rossonero.
Se le occasioni da gol in un derby comunque intenso erano state poche nei primi quarantacinque minuti, ancora di meno se ne sono registrate nella ripresa. E quando tutto ormai faceva pensare ad un pareggio la Carrarese ha avuto il merito di crederci e di confezionare con due difensori il gol del sorpasso. Una rete realizzata con un colpo di testa da Pelagatti ma propiziata in larga parte dalla caparbietà di Grassini nel conquistarsi un corner da cui lo stesso Grassini ha disegnato la parabola vincente per il tripudio della gradinata occupata dai tifosi azzurri. La curva riservata ai sostenitori rossoneri è invece rimasta vuota avendo gli stessi rinunciato alla pur breve trasferta come manifestazione di dissenso alle restrizioni nel numero di accessi consentiti per motivi di sicurezza.
Quella con la Lucchese è stata per la squadra di mister Dal Canto l’ultima gara interna della stagione regolare. In diciannove gare la Carrarese ha ottenuto 13 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, un ruolino di marcia senza dubbio positivo, un contributo essenziale di 41 punti.
Gli azzurri infatti sono arrivati a 62 punti in 37 giornate, uno score uguale sul campo a quello della stagione 2018-19 (per la cancellazione in corso d’opera del Pro Piacenza furono solo 37 le gare omologate) ma al di là della pur significativa annotazione statistica quel che più conta è che la Carrarese a soli 90 minuti dal termine della stagione regolare è quarta in campionato con due punti di vantaggio sul Gubbio a 60 e tre sul Pontedera a 59.
L’ultima giornata si disputerà domenica 23 aprile alle 14,30 in contemporanea per tutte le squadre. Gli azzurri saranno di scena a Pesaro contro la locale squadra della Vis certa di giocare i playout per la salvezza ma bisognosa di punti per affrontarli in posizione di privilegio. Il calendario propone però anche il confronto tra Pontedera e Gubbio in terra toscana.
La Carrarese finirebbe quarta vincendo a Pesaro ma a prescindere dal risultato nelle Marche finirebbe quarta anche se il Gubbio non vincesse a Pontedera. Nella peggiore delle ipotesi la squadra di mister Dal Canto finirebbe quinta.
Il regolamento dei playoff di girone prevede che la quinta classificata affronti in casa contro la decima classificata la prima gara ad eliminazione diretta col vantaggio di passare il turno anche in caso di pareggio al 90′ ed eventualmente di giocare sempre in casa e sempre con le stesse modalità anche la seconda gara per determinare il passaggio alla fase nazionale. La quarta classificata invece, mantenendo gli stessi vantaggi nell’ottica del raggiungimento della fase nazionale, salta la prima gara e affronta in casa la seconda gara contro la peggior classificata nella stagione regolare uscita dalle sfide tra quinta contro decima, sesta contro nona e settima contro ottava.