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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Il Carnevale a Carrara è solo quello dell’Artistico

DiVinicia Tesconi

Feb 22, 2023

Consolidata da anni, ormai, la tradizione della sfilata e della gara fra le performance artistico-danzanti delle varie classi, il Carnevale del liceo artistico Gentileschi di Carrara, negli ultimi anni ha anche affermato una costante crescita nel livello delle esibizioni che, a buon ragione, lo pongono come l’evento principale del Carnevale cittadino, in assoluto. La manifestazione, che si è tenuta nella mattinata del martedì grasso, il 21 febbraio, dopo che i ragazzi in costume hanno sfilato per la città, accompagnati dalla banda comunale e dopo aver fatto una breve visita alla casa di riposo Regina Elena, ha addirittura elevato il livello, già molto alto, che si era registrato nell’edizione 2022. Bellissimi costumi, ottime coreografia, straordinarie – ma qui giocano facile – scenografie e, soprattutto grande creatività artistica non finalizzata solo al semplice spettacolo, ma costruita anche per comunicare messaggi originali e interessanti.  Insomma un’altra prova di eccellenza  per il Gentileschi, che evidenzia come sia possibile rendere l’apprendimento scolastico un’esperienza entusiasmante. Diciassette le performance per altrettante classi, suddivise in biennio e triennio con una doppia gara definita dai voti dei membri della giuria formata da ex docenti dell’artistico e da giornalisti. Tutte le esibizioni sono state pensate, organizzate, realizzate nelle scenografie e nei costumi e coreografate dai ragazzi, senza l’intervento deli insegnanti. Per l’edizione del 2023 i ragazzi hanno spaziato molto nella fantasia con esibizioni dedicate all’antico Egitto, alla mitologia greca, ad Alice nel paese delle meraviglie, a Willy Wonka, al mondo dei mostri, ai carnevali nel mondo. Suggestive le citazioni artistiche che hanno messo al centro della performance celeberrimi quadri come l’Urlo di Munch e il Bar delle Folie Berger di Manet. E ancora temi legati al processo per liberarsi dall’ansia, all’accettazione del diverso, al gioco delle maschere anche nella vita e prove che hanno entusiasmato il pubblico, che ha riempito piazza D’Armi,  come quella dedicata a Dante e alla Divina Commedia o quella ispirata al film Una notte al museo. Il livello delle prove è stato così alto che, per la categoria del triennio, la conta dei voti ha decretato un ex aequo a tre. Ecco dunque i vincitori: il primo posto della categoria biennio è andato alla performance La fabbrica del cioccolato, il secondo a Hercule e il terzo a l’Urlo di Munch. Per il triennio i tre vincitori sono stati: Le bar aux Folie Berger, Una notte al museo, E se Beatrice l’avesse amato?, seguiti al secondo posto da The Freak Show e al terzo da Carneval du Monde. Il pubblico, che ha letteralmente invaso la piazza fino alle balaustre in marmo della scalinata che la connette alla sovrastante Via Eugenio Chiesa, ha apprezzato e applaudito tutte le esibizioni, ma il botto finale se lo è aggiudicato la performance fuori programma, la numero 18, che ha mandato in visibilio anche gli stessi alunni del Gentileschi: una rapida azione della Banda dei 18 Bassotti, con tanto di esplosivi e di sacchi coi dollari, interpretati da tutto il corpo docente dell’artistico, preside Zolesi compresa. Una grande lezione, per gli studenti e per tutti di autoironia, partecipazione e  condivisione. Voto generale a tutta la manifestazione: dieci e lode.

Foto di Vinicia Tesconi