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Diari Toscani

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Barga, portale cosmico orientato su Sirio: il primo docufilm di Paola Marchi e Fabrizio Ferrante sabato 4 febbraio a Massa

DiDiari Toscani

Feb 3, 2023

Secondo molte persone viviamo avvolti nel mistero. Molti, infatti, si spingono oltre i confini dell’immaginazione e tentano, con i loro studi e con le loro opere, di fare un po’ di luce sull’inspiegabilità di molti eventi. Vi è mai capitato di trovarvi in un luogo e di percepire forti energie? Vi sono mai accaduti fatti inspiegabili? Spesso, presi dal tran tran della vita, non poniamo attenzione a questi eventi, mentre ci sono certe persone che si fermano a riflettere, che sentono realmente ciò che gli accade intorno: persone che sono connesse con la propria dimensione originaria. Dobbiamo a loro grandi opere, il contraddittorio che ci aiuta ad evolverci. Gli artisti veri, solitamente, sono quelli capaci di rendere fruibile tutto questo. Esattamente ciò che fanno Paola Marchi e Fabrizio Ferrante. La Marchi è un’artista poliedrica, con conoscenze che spaziano tra arti visive e figurative: è un’esperta tarologa, autrice di molti saggi e voce del fortunato podcast “Pillole di Risveglio”. Fabrizio Ferrante è un regista, fotografo, scrittore, produttore e podcaster, “artigiano della vita”: padroneggia molte abilità con l’occhio attento di chi ricerca l’oltre in ciò che vede, nel suo curriculum importanti collaborazione con emittenti televisive nazionali.

Marchi e Ferrante hanno fondato una nuova casa di produzione artistica che si chiama “Wilsson production” ed hanno già realizzato il loro primo docufilm dal titolo “Barga: Portale cosmico orientato su Sirio” che sarà presentato per la prima volta sabato 4 febbraio alle 18.30, al bar Pepper di Massa.

Barga, in provincia di Lucca, è un vero e proprio luogo di potere energetico, noto fin dai tempi dei Liguri Apuani. Osservatorio astronomico, portale cosmico orientato su Sirio, luogo di potere, il suo duomo contiene mister,i che aprono numerose e necessarie riflessioni circa i tempi che viviamo e circa quello a cui stiamo andando incontro. Il docufilm si occupa della questione energetica legata allo Spirito del Luogo e si rivolge all’attenzione di tutti coloro che sono interessati a questioni legate alla conoscenza, che esula dall’informazione di stampo accademico.

Diari Toscani li ha incontrati a pochi giorni dalla “prima” del loro lavoro.

Paola, Fabrizio, come è nato il vostro sodalizio artistico?

Paola: Gli artisti sono creature bizzarre, seguono l’impulso e l’intuizione. Il nostro sodalizio è nato apparentemente per caso, anche se il caso non esiste. Sono convinta che Fabrizio abbia ricevuto una chiamata venendo a Barga, anche se non dà a vederlo.

Fabrizio: Ho avuto l’occasione di conoscere Paola circa un anno fa. Con il tempo, abbiamo approfondito le nostre passioni e piano piano abbiamo iniziato con le collaborazioni artistiche: dapprima un paio di foto alle sue opere, fino ad arrivare alla realizzazione del docufilm “Barga portale cosmico orientato su Sirio”, da lì in poi, ci coinvolgiamo quotidianamente nello sviluppo delle nostre idee.

Qual è il vostro background?

Paola: Il mio background è tumultuoso, sono una persona inquieta, non riesco a star ferma nello stesso ruolo per troppo tempo, devo sempre andare avanti, creare nuove opportunità, nuove alchimie. La cosa che temo di più è la noia e purtroppo sono una che si annoia facilmente. A volte mi viene detto che ho fatto tantissime cose. Io mi sento sempre all’inizio, una neofita della vita. Questa insoddisfazione di fondo è il mio demone, che a volte si trasforma in daimon e allora riesco a dare il meglio di me. Raramente sono soddisfatta di quello che faccio, quando accade cerco sempre di godermi la soddisfazione al massimo, perché so che poi passa e ritorno nell’inquietudine di sempre: “ho il ballo di San Vito e non mi passa”. Credo sia a causa della fenice, chi conosce lo sciamanesimo sa cosa intendo.

Fabrizio:Ho iniziato come grafico nei lontani anni ’90, proseguendo, poi, nel mondo della televisione e dello spettacolo e imparando a fare riprese e montaggi audio video, regia di trasmissioni ed eventi live. Nel corso degli anni ho perfezionato la tecnica, tenendomi sempre informato e studiando molta grafica fx, il che mi permette, oggi, di mettere a frutto le mie idee.

Quando avete capito che l’arte avrebbe fatto parte delle vostre vite?

Paola: Non credo sia una cosa che si capisce. Una sensazione che ho impressa dentro è legata a suggestioni che provavo quando ero bambina, quando mi trovavo in ambienti, case soprattutto, in cui provavo una sensazione di squallore. Nel tempo, ho compreso che erano posti in cui c’era immobilità, cristallizzazione, luoghi che mi mettevano a disagio, dove non mi sentivo a casa. Sono i luoghi dove non c’è creatività. Quindi, per rispondere alla domanda dico che probabilmente l’arte e la creatività hanno sempre fatto parte della mia vita e aggiungo che, secondo me, dovrebbe essere così per tutti, perché senza dimensione creativa, la vita è molto triste e grigia.

Fabrizio: Sin da piccolo sono stato appassionato del mondo del videomaking: armeggiavo con i primi videoregistratori, telecamere e i primi computer. Una volta entrato nel mondo del lavoro e delle emittenti televisive, ho sviluppato la tecnica e le capacità. Oggi, con l’evoluzione della tecnologia, posso ritenermi soddisfatto nel conoscere un modo grazie al quale, posso sentirmi libero di esprimermi.

Com’è stato collaborare?

Paola: Collaborare è stato facile per me: Fabrizio è uno che parla poco ed è nella sua dimensione. Questa cosa mi piace tantissimo. Quando abbiamo registrato il docufilm, Barga portale cosmico orientato su Sirio, non abbiamo deciso prima cosa fare. Io non sapevo cosa aveva in mente e questo è stato un bene, perché è venuto tutto spontaneo, senza dover stare troppo a spiegare. Abbiamo improvvisato, che è la cosa che amo di più, perché l’arte è, in buona parte, improvvisazione. Il lavoro tecnico di montaggio e creazione del prodotto finale, poi, lo ha fatto lui, io mi sono limitata a seguire il flusso che si era creato.

Fabrizio: Paola è stata molto brava e professionale durante le riprese e in fase di montaggio, il nostro lavoro è filato liscio, non avendo incomprensioni, penso si sia riusciti a trasmettere a pieno le idee che volevamo sviluppare.

Qual è la vostra concezione dell’arte e cosa rappresenta per voi?

Paola: Per me l’artista è un canale attraverso cui arrivano messaggi e l’arte dovrebbe essere un linguaggio universale. Ho scritto un articolo sul mio blog su questo tema.

Fabrizio: L’arte riesco a coglierla, soprattutto, in quello che mi circonda. Trovo espressione del mio essere, nella capacità di rendere vivo quello che provo. A volte riesco meglio con le immagini ad esprimere quello che, spesso, a parole faccio fatica a dire.

Avete trovato difficoltà nel comprendervi?

Paola: No, nessuna difficoltà.

Fabrizio: Direi di no. Il carattere gentile e cordiale di Paola ha fatto tutto. Quanto a me: a volte mi ritengo un po’ pignolo, ma, la sua tranquillità, mi ha messo a mio agio e così siamo riusciti a convivere artisticamente.

Cosa ha significato per voi questo lavoro? Porterà ad ulteriori collaborazioni?

Paola: Per me è stata l’occasione per poter continuare il lavoro sul portale cosmico di Barga e portare avanti la mia “missione”, che è quella di diffondere le scoperte che ho fatto e che sono il frutto di esperienze vissute sulla mia pelle. Sicuramente, a questo docufilm, ne seguirà un altro, che gireremo sulla linea micaelita, che passa vicino a Barga e che fa parte del mio percorso umano artistico e spirituale.

Fabrizio: È una collaborazione fantastica, soprattutto perché in zona apuana, l’arte, molto spesso, passa in secondo piano ed è difficile trovare artisti capaci e capaci di lavorare in squadra, senza far prevalere le proprie idee sul gruppo.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Paola: Per quanto riguarda la collaborazione con Fabrizio e la Wilsson production, ci sono in cantiere numerose cose da fare, oltre al film sulla micaelita. Per quanto riguarda il mio percorso personale è arrivato il momento di rifare una personale, la quarta, dei miei lavori e poi sto tenendo dei corsi di simbologia sacra, legata al Tarot di Marsiglia e a Barga.

Fabrizio: Al momento sono impegnato nella realizzazione di alcuni podcast con Selenia Erye e di alcune trasmissioni che trasmettiamo su vari canali YouTube e Spotify. Collaboro con la redazione di “Diari Toscani” per l’impaginazione di libri, mi divido tra il mondo artistico e il lavoro, che svolgo presso un’associazione di volontariato. Ci occupiamo di assistenza ad anziani e a persone bisognose. Il resto del tempo libero amo trascorrerlo all’aria aperta e, fortunatamente, nella nostra zona, abbiamo sia il mare sia i monti, che riescono a darmi totalmente quella serenità e quel senso di svago di cui ho bisogno.