Grande successo per le danzatrici e ballerine della New DanceClub Asd – DiversitAbility impegnate sabato 28 gennaio al Pala Lovato di Gorle a Bergamo, nella prima edizione del Bergamo Open Art Festival organizzato da Rosy Dance, CIDS, ASC. La mattinata è iniziata con le danze accademiche: classica, modena, contemporanea. Miriam Fontana, bravissima danzatrice e coreografa di Berceto, ultimo paese della provincia di Parma, al confine con la Toscana ha portato in gara le “Believer”, che si sono esibite sulle note della famosa canzone degli Imagine Dragons, aggiudicandosi il gradino più alto del podio di modern, fra gli applausi del pubblico e dei genitori sulle tribune. Nel pomeriggio i protagonisti sono stati i ragazzi con disabilità fisiche, sensoriali, intellettuali, relazionali e fra questi le ragazze del progetto DiversitAbility Parma con Alessandra Cinque, che, con la sua coreografia DCE su carrozza elettrica ha commosso il pubblico sulle note di “Questo Corpo” de La Rappresentante di Lista. Quattro compagne di squadra posizionate sui punti cardinali hanno dato le indicazioni sonore necessarie, affinché Alessandra potesse muoversi indipendente sul parterre del Pala Lovato. Un testo molto toccante, su una coreografia eseguita egregiamente che ha commosso il pubblico e i giudicia, tutti in piedi per una standing ovation tributata alla danzatrice veneziana ma parmense di adozione. Valentina Barbarini, attrice nota sul territorio parmense, che ha deciso di mettersi in gioco anche con la danza inclusiva ha proposto una coreografia sulle note di Vivaldi dove ha portato in scena, con la classe che la contraddistingue la sua “Mercoledì” , premiata col primo posto.Infine le DIVA, Valentina Barbarini, Sandra Borettini, Alessandra Cinque, Alessandra Sacchetti già campionesse italiane Fids, lo scorso giugno a Carrara, hanno proposto la nuova coreografia “El Tango de Roxanne” tratto dal famoso film “Moulin Rouge” che è valsa loro la medaglia d’oro.
Il I Bergamo Open Art Festival è stato una bellissima giornata di sport, fair play, condivisione, musica, colori e sorrisi. I limiti non sono limiti, perché “se puoi sognarlo, puoi farlo” come dice sempre Rossana Fumarola, cofondatrice del progetto DiversitAbility. “Sono felice e soddisfatta. Contentissima dei risultati conseguiti dalle nostre allieve, ma ancor più contenta di vedere lo spirito con cui vivono ed affrontano lo “spogliatoio” e l’educazione e rispetto in campo di gara – dice il presidente della New DanceClub Asd – Grazie a Marianna Cadei di Rosy Dance, e sempre grazie al coach e giudice internazionale Edo Pampuro di Savona perché senza di lui non avremmo mai conosciuto la “danza inclusiva”. Tutto questo è danza…e va ben oltre la danza”.