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Diari Toscani

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Carrara: la Dickens Fellowship apre le porte alle letterature europee

DiDiari Toscani

Gen 26, 2023

Sarà la letteratura russa ad aprire il ciclo di incontri sulle letterature europee in programma per l’anno culturale 2023 della Dickens Fellowship di Carrara. Il primo appuntamento sarà, dunque, sabato 28 gennaio alle ore 17,30 nella sede della Dickens in piazza Alberica 2/A, con la presentazione del libro Scrittori Russi di Leone Ginzburg a cura di Dario Pontuale che dialogherà con Marzia Dati, presidente della Dickens. Scrittori Russi è per Readerforblind il “numero zero” della sua collana, le polveri blackedition (2022): un ventaglio di saggi critici raccolti tra prefazioni e riviste che Leone Ginzburg consacra alla letteratura russa tra il 1927 e il 1942, pubblicati postumi nel 1948 da Einaudi, arricchiti in questa edizione dall’accurata prefazione di Dario Pontuale. Ginzburg guida alla lettura dei classici attraverso una carrellata di scrittori, da Puškin a Gor’kij, passando per Gončarov, Leskov, Garšin, Turgenev e l’immancabile coppia Tolstoj-Dostoevskij. Ripercorre così le tappe del processo evolutivo della cultura russa, fino a descrivere lo stato dell’arte della poesia a lui contemporanea (post-rivoluzione e post-conversione in universo sovietico). Ginzburg spalanca le porte a una letteratura inconsueta, meno nota al grande pubblico. Da studioso e docente di letteratura russa, emigrato già da bambino a Torino, si contrappone all’approccio medio italiano, all’epoca diffidente e sordo all’invito di quella cultura cresciuta nel grembo della Grande Madre Russia, banalmente declinato dietro un alibi ch, per comodità, la vede classificata, in quanto «diversissima», tra le ‘incomprensibili’. Assiduo frequentatore dei dibattiti politico-culturali italiani, intellettuale, attivista vicino al gruppo radical-liberale di area socialista, Ginzburg si impegna in una campagna di sensibilizzazione, volta a incrementare le traduzioni dal russo ma, soprattutto, ad appassionare il pubblico a una terra misteriosa dove tutto nasce, «guerre e pestilenze, meraviglie e miserie, cattedrali e villaggi, campi di battaglia e grano, una terra di genesi stratificate. Nell’abbondanza di flash e rimandi, gli amanti di letteratura tout-court, di quella cara letteratura ‘a-nazionale’ e cosmopolita, non potranno che (ri)vivere esperienze di lettura e apprezzare il confluire di idee e fotogrammi provenienti dalle più diverse penne. Profondo conoscitore dell’universo letterario russo, Ginzburg non assume mai la postura del profeta, ma accompagna il lettore nel flusso delle sue riflessioni, lo guida nel corso di minuziose considerazioni in cui scoprire, o riscoprire, angolini nascosti di romanzi talvolta già letti e riletti. In quanto alle pratiche traduttologiche, l’autore oppone alla tentazione di attualizzare la ricerca del valore più intimo dell’opera, della sua integrità.  Dario Pontuale è di casa a Carrara dove è venuto già diverse volte a presentare i suoi libri. Scrittore, saggista e studioso di letteratura otto-novecentesca. È autore dei romanzi La biblioteca delle idee morte (2007), L’irreversibilità dell’uovo sodo (2009), Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno (2012) e della raccolta di saggi Ho visto il film (2014). Ha curato edizioni di Flaubert, Maupassant, Musil, Salgari, Stevenson, Svevo e Zola.