Talvolta è la natura stessa, che ci parla, sempre se la vogliamo ascoltare. In questo caso, lo ha fatto dipingendo un quadro a sapienti pennellate di sporcizia, sedimenti vari e materiali umidi. E guardate un po’, nel volgere dei mesi, cosa è saltato fuori: quello che ha tutto l’aspetto di un volto umano, con un occhio chiuso, l’altro estremamente corrucciato ed una bocca imbronciata. Se non l’avete mai notato, prima che si deteriori e risulti non più fruibile, andate subito ad ammirarlo presso il civico 25 di via Verdi, a Carrara. Poi traetene le riflessioni, che, eventualmente, possa ispirarvi. Il fatto che sorga presso una delle tante serrande tristemente abbassate per sempre, che purtroppo nella nostra realtà abbondano, personalmente mi ha comunicato che, se da una parte chiudere un occhio è inevitabile, di fronte a tutto questo, dall’altra è doveroso conservare vivi e vitali il proprio sdegno e la propria rabbia, purchè siano sempre costruttivi e funzionali nel farsi sentire e cambiare la situazione
Qualora lo vogliate, non esitate a scrivere qui sotto cosa ha comunicato a voi.