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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

A Natale regala un albero “a distanza” e vola in Tanzania

DiSilvia Meacci

Dic 18, 2022

Volete fare un presente davvero originale e naturale, contribuendo al benessere del pianeta e regalando un futuro verde, pieno di speranza? Grazie a Treedom, un’azienda fiorentina che ha coinvolto già milioni di persone e compagnie nel progetto di disseminare vegetazione in tutto il mondo, ognuno di voi potrà piantare un albero “a distanza” e seguire online la storia del suo impatto. Gli alberi sono geolocalizzati, fotografati e vengono garantiti aggiornamenti periodici sui progetti. C’è in palio anche un viaggio per due in Tanzania, per andare a vedere di persona uno dei progetti Treedom. Tra gli alberi piantati, infatti, uno sarà sorteggiato, facendo vincere chi lo ha “adottato”. “Non è solo un modo per premiare chi decide di piantare e regalare alberi – spiega Federico Garcea, fondatore e ceo fiorentino di Treedom – ma è anche un modo per rafforzare quella trasparenza che è alla base del nostro lavoro, mostrando direttamente ciò che realizziamo coi nostri progetti. E in fondo è anche un modo per rafforzare quell’idea di unione tra persone lontane che si realizza attraverso i nostri alberi”.

Fondata nel 2010 e premiata anche da Bill Gates, Treedom, con più di 100 dipendenti, in maggioranza donne, crea business e contribuisce alla riforestazione del pianeta. Ha al suo attivo più di tre milioni di alberi piantati, sostenendo contadini di 17 paesi del mondo: Kenya, Camerun, Colombia, solo per citarne alcuni. Si tratta di piantare gli alberi giusti al posto giusto, palissandro in Madagascar, palme da Cocco in Guatemala, mango in Malawi e Ghana, durian in Thailandia e molti altri e individuare comunità che vogliano prendersene cura e poi vivere traendo benefici dai proventi del raccolto. L’obiettivo è di arrivare a quattro milioni entro la fine dell’anno per continuare a raggiungere gli evidenti vantaggi ambientali e sociali. Federico Garcea e Martina Fondi, responsabile dei progetti agroforestali, sono molto fieri dell’azienda. Alla base dell’idea di creare una start-up di questo tipo, c’è stata, da un lato, la conoscenza dei problemi dati dalla deforestazione in Africa, dove i contadini erano pagati per tagliare gli alberi, e, dall’altro, un aneddoto della vita personale di Garcea. Appassionato del videogame Farmhill, in passato, aveva pagato con soldi veri per piantare degli alberi virtuali giusto per abbellire la sua “fattoria” e competere con altri giocatori ma soprattutto con una ragazza di cui si era invaghito. “Se ci sono persone disposte a pagare per alberi virtuali, perché non piantarne di reali? – conclude Garcea – Abbiamo così creato una piattaforma bella, divertente e stimolante per diffondere un messaggio positivo per l’ambiente. Ci sono voluti quasi 10 anni per piantare il nostro primo milione di alberi, ma negli ultimi tempi abbiamo registrato un’accelerazione fortissima che vogliamo continui anche in futuro”.

Per maggiori informazioni: https://www.treedom.net/it/plant-a-