Dopo una miniserie positiva di tre gare e sette punti, la Carrarese incappa a Fiorenzuola nella quinta sconfitta in campionato, la quarta lontana da casa. Lo fa con un copione già visto ad Alessandria, a Montevarchi e a Imola, giocando in modo propositivo, creando o fruendo di occasioni colossali per passare in vantaggio o per rientrare in partita, sprecandole in un mix di inesperienza, fretta, mancanza di lucidità e freddezza. E così, come già in Piemonte e in Valdarno, rimanendo in inferiorità numerica, nel momento in cui si cerca di raddrizzare l’andamento della gara.
L’unica consolazione, se può essere tale, è che, rispetto ad Alessandria, Montevarchi e Imolese, che occupano tuttora i bassifondi della classifica, il Fiorenzuola è una compagine di tutto rispetto, che fa della compattezza e dello spirito garibaldino, i suoi punti di forza e non è un caso se, attualmente, nessuna delle altre diciassette squadre del girone ha ottenuto più vittorie – otto. Il fatto che la Carrarese possa recriminare sulle occasioni e sugli episodi è positivo, il fatto che si recrimini sempre è invece negativo.
Battendo la squadra di mister Dal Canto, il Fiorenzuola l’ha scavalcata in una classifica che rimane cortissima. La Carrarese è, sì, scivolata al sesto posto, rimanendo a quota 22, ma, nel giro di tre punti, ci sono nove squadre, visto che la mancanza, almeno fino ad ora, di una squadra leader ha allargato il novero delle concorrenti.
Il prossimo impegno per gli azzurri sarà domenica 20 novembre nel match casalingo con l’Olbia, che, per le disposizioni della Lega in tema di risparmio energetico, si giocherà alle 12.