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Diari Toscani

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Firenze: dipendenza da alcol e droghe, le azioni di contrasto in città

DiSilvia Meacci

Nov 8, 2022

Il quadro dei consumi di droghe e alcol a Firenze è allarmante. Giovani e giovanissimi usano eroina e crack, quasi sempre, abbinati a cannabinoidi e alcol. Sabato 5 novembre, nella Sala di Lorenzo, all’interno di Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella, l’assessore Sara Funaro, Il direttore UFC SERD Zona 1 Adriana Iozzi e Mimma Dardano, consigliera speciale del sindaco su nuove povertà, lotta alle dipendenze e corretti stili di vita, hanno presentato e commentato i dati della dipendenza da alcol e droghe e le azioni di contrasto messe in campo.

È fondamentale capire le cause legate al disagio giovanile – ha detto il sindaco Nardellache, come ci dicono i dati, è stato acuito dalla pandemia. I ragazzi sono delle spugne, sono i primi a manifestare le problematiche della comunità. Sono le vittime di una società distratta, che ha allentato i suoi compiti formativi. L’uso di droghe e alcol porta con sé altri fenomeni come la creazione di baby gang e la compromissione della sicurezza in città.  Perché ci sono gli spacciatori? Perché evidentemente c’è chi consuma droga. Bisogna, quindi, agire e stabilire un rapporto diretto con i ragazzi, attraverso la AUSL che già è operativa sul territorio. Dobbiamo creare un contatto con i consumatori di droga, altrimenti perderemo il controllo. La nostra amministrazione ha un approccio basato sulla prevenzione, citiamo ad esempio gli operatori di strada collocati nei vari quartieri fiorentini. Agire solo sull’ultimo anello della catena, cioè sui metodi repressivi, rappresenta una sconfitta per la società ed è come svuotare il mare con un secchiello”.

L’assessore a Welfare Sara Funaro ha aggiunto: “I dati parlano chiaro. L’età dei consumatori di droga sta diminuendo. Anche le sostanze assunte sono cambiate: cocaina e crack, associati ad alcol, causano conseguenze dal punto di vista comportamentale, come molta aggressività, per esempio. Si rende, pertanto, necessario implementare servizi e rafforzare attività già presenti, collaborando con l’azienda sanitaria, la società della salute e con tutti i servizi del territorio.  Si devono sensibilizzare i ragazzi, intercettandoli nei luoghi dello spaccio, e sviarli da lì. Il servizio che oggi presentiamo, il Centro Java, era già operativo: la novità sta nell’aver inserito un servizio a tutto tondo, giorno e notte”.

Il servizio Java è attivo dal lunedì al venerdì in orario 15-19. Nel periodo tra gennaio e il 10 ottobre 2022 ha contato 1332 contatti e in 10 mesi sono stati fatti 340 colloqui di consulenza psicologica con persone di età compresa tra 17-35 anni, molte delle quali erano studenti. “Abbiamo preso spunto da realtà inglesi e tedesche – ha continuato l’assessore Funaro -. All’interno del Centro Java, tra Piazza Salvemini e Via Pietrapiana, si trova lo spazio Uan, aperto di notte il venerdì e il sabato dalle 1 alle 6. Si tratta di un punto che serve da decompressione, dove poter sostare e riprendersi, per essere in grado di ritornare a casa, con il conforto di tè, tisane e una colazione. È uno spazio di soccorso, orientamento, consulenza e consapevolezza. Molto efficace è anche il Progetto Outsiders, che vede l’azione di operatori che vanno per la strada, nei luoghi più sensibili: alle Cascine, alla stazione, nei luoghi della movida. L’aggancio crea i presupposti per attivare e intensificare i contatti con i ragazzi.  Altra novità è l’istituzione dell'”operatore di corridoio” all’interno del Pronto Soccorso, una figura che affianca il personale medico e sanitario. Se i consumatori di droga non presentano problemi medici, si portano al centro Java e, in questo modo, si ha la possibilità di agganciare anche le famiglie“.

Anche il direttore UFC SERD (Servizi per le dipendenze) Zona 1 Firenze AUSL Toscana Centro, Adriana Iozzi, ha commentato i dati elaborati dall’area delle dipendenze della Ausl Toscana Centro: “La maggior parte dell’utenza è di genere maschile (82,1 per cento a fronte del 17,9 per cento femminile) e circa il 30 per cento dei nuovi utenti ha meno di 30 anni. La principale sostanza assunta rimane la cannabis, ma sta crescendo l’uso di cocaina e crack. Non è raro trovare ragazzi con le dita bruciate, magari perché inesperti. Un altro fenomeno da segnalare è il policonsumo, cioè l’utilizzo di più sostanze. Il mixarle crea maggiore sballo, effetti più intensi per evadere dalle loro paure, dai disagi, dai vuoti affettivi. Si tratta spesso di ragazzi che, ancora, non hanno acquisito la dipendenza, per questo l’intervento degli operatori di strada può servire per prevenire la dipendenza. È inoltre cambiata la modalità di acquisto, oltre ai posti tradizionali, si compra su internet“.

Infine, Mimma Dardano, consigliera speciale del sindaco, in merito alle nuove povertà, alla lotta alle dipendenze e ai corretti stili di vita, ha sottolineato: “Più che di “dipendenza” sarebbe meglio cominciare a parlare di sani stili di vita. Penso alle droghe, all’alcol, ma anche all’Hiv e ad una alimentazione sana e responsabile. Io, come delegata, sto tentando di portare avanti questo discorso. Inoltre, a Firenze esistono 42 comunità di stranieri. Stiamo provando a creare dei canali per far conoscere i servizi a tutti, contattando i consolati e attivando una rete, perché ogni realtà che opera in questo settore e cito anche Careggi, per esempio, non lavori in modo isolato”.

© Foto Silvia Meacci