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Diari Toscani

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Telefono Azzurro amplia la ludoteca nel carcere di Massa

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Ott 26, 2022

Una ludoteca ancora più grande sarà a disposizione di bambini e adolescenti della fascia zero 16 anni, nell’area verde della casa di reclusione di Massa. La nuova ludoteca, realizzata da Telefono Azzurro, sarà inaugurata sabato 29 ottobre, alle ore 10. Si tratta di un progetto destinato ai bambini e agli adolescenti che entrano negli istituti di prevenzione e pena a far visita a un genitore detenuto.

Il bambino che entra in carcere – hanno spiegato da Telefono Azzurroè un bambino che viene coinvolto in una situazione, che non sempre è in grado di comprendere, né che è preparato a gestire. D’altra parte, la continuità e la qualità del rapporto con il proprio genitore rappresenta un bisogno fondamentale, che non può essere ignorato o negato, ma che deve essere il più possibile favorito e talvolta anche migliorato, nell’ottica della promozione di un sano sviluppo psico-fisico, ai sensi di quanto enunciato dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

La prima ludoteca all’interno di un carcere venne inaugurata nella casa circondariale di Monza nel 1999. Nel carcere di Massa, dal 2003, è attivo il progetto “Bambini e carcere”, portato avanti dai volontari apuani di Telefono Azzurro, che, tra i vari obiettivi avevano anche l’allestimento di uno spazio idoneo alle esigenze dei bambini, in cui creare un clima il più possibile familiare, allentando eventuali tensioni con il genitore detenuto. L’intento era quello di creare uno spazio in cui organizzare momenti ludici e formativi come laboratori ed eventi, che possono arricchire e consolidare i rapporti famigliari. Un luogo nel quale fosse possibile facilitare l’instaurazione di una relazione tra il bambino e il genitore detenuto mediante il gioco, agevolando il percorso di trattamento del genitore detenuto, attraverso il consolidamento delle relazioni familiari. “La ludoteca – hanno spiegato da Telefono Azzurroè il luogo dove si svolge ‘il colloquio’ ed è una sala allestita con giochi e arredi adatti ai bambini / ragazzi e dove la famiglia ha a disposizione attività, che gli forniscono la possibilità di relazionarsi in modo positivo e in un contesto guidato, protetto e stimolante. Il gioco, infatti, è lo strumento che consente di ridurre l’ansia e contenere le emozioni negative, che, in genere, sono suscitate dall’ambiente e dall’esperienza che il bambino sta vivendo. Inoltre, il gioco è la modalità, che aiuta la comunicazione tra il detenuto il bambino e gli altri componenti della famiglia. I volontari hanno il compito, durante il colloquio, di aiutare i genitori e i figli a sperimentare delle attività ludiche e ricreative, in modo da creare relazioni positive, facilitare e proporre l’inizio dell’attività, garantire un ambiente tranquillo e sereno, oltre a gestire laboratori e eventi”.

La struttura della casa di reclusione di Massa è stata ampliata grazie al finanziamento chiesto dalla chiesa cristiana evangelica al fondo 8×1000 dell’UCEBI. Il pastore Santarini da anni sostiene i progetti del carcere, ha già finanziato un progetto musicale nel 2018 e nel prossimo anno sosterrà con un ulteriore finanziamento un corso di comunicazione non violenta a favore dei detenuti.

Alla donazione della chiesa cristiana evangelica, si è unita l’associazione “Per Valentina Onlus “, creata a ricordo di Valentina Giumelli.

Valentina Giumelli, è la ragazza massese di 26 anni rimasta vittima dell’assurda e colpevole tragedia nell’aeroporto di Linate l’8 ottobre 2001. Valentina si doveva recare nel centro scientifico dell’università di Aalborg, in Danimarca, per la sua tesi di laurea. Nel corso degli studi si era distinta per doti non comuni, quanto a capacità di sintesi e di analisi, unitamente ad una notevole rapidità di apprendimento; i docenti del corso di laurea in ingegneria delle telecomunicazioni l’avevano segnalata per lo svolgimento di una importante tesi all’estero, riguardante tecniche innovative per l’elaborazione dei segnali nei sistemi di telefonia cellulare di nuova generazione. Nel suo ricordo, la madre, professoressa Serena Pruno, nota pittrice e la famiglia, compiono opere di beneficenza e donazioni tramite l’associazione Per Valentina onlus.

L’associazione ha donato alla nuova ludoteca “gli arredi a misura di bambino” che hanno abbellito la parte ampliata e fatto sì che le postazioni dei colloqui aumentassero da cinque a otto, permettendo ad un numero maggiore di minori la possibilità di incontrare il proprio papà detenuto.

Nella ludoteca nella mattinata, verranno scoperte due targhe, di ringraziamento una alla chiesa evangelica e l’altra a “Per Valentina “onlus.

Antonio Bertelloni, alias Antonpippo sarà colui che dopo l’ufficialità, coinvolgerà, insieme ai volontari del Telefono Azzurro, in giochi e musica i bambini, perché loro sono i protagonisti e “giocare in ludoteca e nell’area verde” è un loro diritto.

All’inaugurazione, la direttrice del carcere, dottoressa Maria Cristina Bigi e il comandante dottoressa Amalia Cucca accoglieranno le autorità locali dando ampio spazio ai minori e ai loro famigliari che fanno parte del progetto.

Un ringraziamento speciale ai cuochi della cucina del carcere che hanno preparato il buffet per gli ospiti.