Sabato 22 ottobre alle ore 21 al teatro La Fonte di Bagno a Ripoli andrà in scena lo spettacolo Rosalind Franklin. Un Nobel scippato.
Lo spettacolo rientra nell’ambito del calendario “L’eredità delle donne OFF 2022”. Diari Toscani ha scelto di parlarne perché emblematico per rappresentare lo spirito del festival “L’eredità delle donne” che nei giorni 21, 22 e 23 ottobre tornerà a Firenze sotto la direzione di Serena Dandini. Una kermesse ricca di conferenze, presentazioni, trekking, talk e spettacoli che intende ridare il riconoscimento mancato alle donne risultate invisibili o calpestate nella loro carriera.
Per l’occasione, associazioni, enti, ma anche singoli cittadini erano stati invitati con una call a proporre idee da essere inserite nel cartellone OFF del festival. E alla chiamata hanno risposto anche Maria Luisa La Gamba e Marco Toninelli, gli autori dei testi di “Rosalind Franklin. Un Nobel scippato”.
Diari Toscani ha intervistato gli autori.
Che cosa vi ha spinto a partecipare al festival?
Questa è la nostra terza partecipazione a “L’eredità delle donne”. Cosa ci ha spinto? Il desiderio di contribuire a dare una VOCE più forte a “oltre la metà del cielo.
Lo spettacolo è incentrato sulla storia di Rosalind Franklin, scienziata inglese che per prima scoprì la struttura del DNA attraverso la diffrazione dei raggi X ma che non poté essere premiata per la sua ricerca. Alcuni suoi colleghi si impadronirono delle immagini e dei dati delle sue ricerche e li usarono per definire e pubblicare il modello del DNA. I frodatori, Wilkins, Watson e Crick, ricevettero il Nobel e il lavoro della Franklin fu riconosciuto solo come ancillare, propedeutico. Si parla di “effetto Matilda” quando ci si riferisce a casi in cui il lavoro prezioso di scienziate donne è stato minimizzato o negato e utilizzato a vantaggio dei colleghi maschi. Come mai avete pensato proprio alla storia di R. Franklin?
Nella nostra attenta ricerca sul personaggio femminile su cui scrivere un testo teatrale, la storia di Rosalind Franklin ci è apparsa subito ricca di possibilità di drammatizzazione per gli spunti forniti dai numerosi e spesso dolorosi eventi che hanno caratterizzato la sua vita, soprattutto dal punto di vista professionale.
La vostra pièce ha un taglio drammatico?
Parzialmente, nel senso che, più che soffermarci sugli eventi pur drammatici della storia, abbiamo voluto evidenziare gli aspetti psicologici dei personaggi e le interazioni tra loro. Ci siamo soffermati soprattutto su Rosalind per comprendere il suo essere donna, forte e determinata nella lotta contro la discriminazione di genere nell’ambiente londinese dell’epoca, maschilista e misogino. E abbiamo voluto mettere in risalto la passione messa in tutte le sue scelte, in modo particolare in quella di dedicarsi con tutta se stessa alla ricerca scientifica per il benessere dell’umanità e non per raggiungere il potere o la gloria.
Come avete delineato i personaggi?
I personaggi del nostro lavoro teatrale sono realmente vissuti e li abbiamo individuati per il ruolo determinante avuto nella triste storia di Rosalind. Studiandoli attentamente sulla letteratura ad oggi disponibile, abbiamo cercato di coglierne i tratti essenziali della personalità dal punto di vista psicologico e umano, al fine di dare una corretta impostazione ai loro ruoli e azioni nella nostra rappresentazione. E infine, il linguaggio del corpo, l’espressione, le parole, le azioni e l’abbigliamento degli attori, ci hanno consentito di caratterizzarli e di dare vita al sistema di relazioni all’interno della nostra rappresentazione.
Potreste spendere qualche parola sugli attori di questo promettente spettacolo?
Gli attori? Sono tutti giovani dilettanti la cui passione per il teatro traspare nell’impegno e nella disponibilità che ci mettono in qualsiasi loro azione. Meritano davvero un grande applauso per la loro bravura. Hanno aderito a questo progetto con grande entusiasmo e con assoluta disponibilità perché hanno apprezzato il significato e la forma di questo copione e non si sono fatti intimorire dalla difficoltà di un testo così impegnativo, né dal poco tempo a disposizione per prepararlo. Bravi!
Oltre a Bagno a Ripoli, i comuni coinvolti nel festival ” L’eredità delle donne” saranno Campi Bisenzio, Calenzano e Scandicci.
La kermesse avrà il suo nucleo principale a Firenze alla Manifattura tabacchi e in centinaia di location diffuse per la città. Sarà interessante partecipare come spettatori. Ricordiamo che interverranno personaggi di spicco come la Premio Pulitzer Jill Abramson, la magistrata Ilda Boccassini, la direttrice d’orchestra Claire Gibault, il biografo reale di Elisabetta, l’immunologa Antonella Viola e tanti altri.
Maggiori informazioni: https://ereditadelledonne.eu/