È maturato nel corso dell’estate 2022, tra appassionati e genitori di piccoli pallavolisti, il progetto di fondare una nuova società di pallavolo a Carrara, terra dal glorioso passato nel volley maschile e, soprattutto, femminile, ed è diventato subito una realtà di successo con l’avvio della stagione 2022-2023. L’ASD Pallavolo San Marco 2022 conta già una settantina di iscritti tutti compresi tra i 6 e i 21 anni, a conferma della dichiarata intenzione dei promotori dell’iniziativa, di creare una società sportiva concentrata sui giovani e giovanissimi. Il nome San Marco tradisce la connessione del progetto del volley con quello della storica società calcistica avenzina, ma, pur avendo radici comuni, la pallavolo avrà, ovviamente un percorso a sé stante. L’intento, dichiarato anche nell’atto di costituzione della nuova società sportiva è quello di “accogliere ogni individuo che intenda avvicinarsi al mondo dello sport, in una logica di coesione, unione, al fine di garantire un contesto sano, divertente, costruttivo, educativo.”. Visto il riscontro delle iscrizioni, si può dire che il presidente Simone Morgantini e il direttore sportivo Cosimo Bergamo, abbiano già centrato l’obiettivo. Cinque i campionati che vedranno impegnate le squadre della Pallavolo San Marco: S3, campionato di minivolley misto per bambini e bambine dai 6 ai 10 anni, i campionati femminile under 13, under 14 e under 16 e il campionato femminile di seconda divisione. I giovani atleti sono affidati alla cura e alla competenza dei tecnici Daniela Marchini, Paolo Borzaga, Cesare Menconi. Al momento le squadre della Pallavolo San Marco si allenano nella palestra della scuola media Buonarroti di Marina, in attesa, come quasi tutte le società sportive non calcistiche della città, di avere la disponibilità di spazi maggiori e adeguati. Il campionato under 14 è già iniziato e la prima uscita della squadra della San Marco è stata una vittoria sulle ragazze della Pallavolo Carrarese per 3 a 2. La dirigenza della società ha palesato l’intenzione di creare spazi in cui fare sport, partendo dalla consapevolezza dell’alta incidenza di abbandono della pratica sportiva da parte dei bambini, con conseguente perdita di fondamentali occasioni di interazione sociale e di crescita personale e di gruppo.