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Diari Toscani

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Luci, ombre, riflessi: Olafur Eliasson a Firenze

DiSilvia Meacci

Ott 13, 2022

Vorreste visitare una mostra d’arte e al tempo stesso esserne protagonisti attivi? A Firenze è possibile! Fino al 22 gennaio 2023 Palazzo Strozzi presenta “Olafur Eliasson: Nel tuo tempo”, la personale dell’acclamato artista danese che realizza opere dialoganti con lo spettatore, incentrate sul rapporto tra uomo e natura. Lungo il percorso della mostra i visitatori con il loro incedere conversano con l’operato di Eliasson ma soprattutto si interrogano e arrivano a riflessione e consapevolezza.

L’artista interviene sullo spazio museale, stravolgendone la percezione.

Appena i visitatori giungono nel cortile, una gigantesca struttura a forma di ruota, “Under the weather”, appesa a otto metri di altezza, li spiazza per poi spingerli a camminarci sotto e a muoversi per cogliere i riverberi dell’effetto dato dalla sovrapposizione di griglie.

Eliasson intende fornire al visitatore esperienza, ma non un esperire solitario, bensì in comunanza perché secondo lui l’arte può avere sulle persone un forte impatto di avvicinamento. Molto suggestiva la grande sala con uno specchio gigante al soffitto e un mezzo cerchio metallico ancorato al pavimento. È parecchio interessante osservare i visitatori sdraiati a terra o in mille pose per cogliere nuove prospettive. L’attenzione del pubblico è sull’installazione ma slitta di continuo anche sulle persone presenti in sala.

Pur essendo nato in Danimarca, Eliasson ha passato le sue estati in Islanda, stando a diretto contatto con la natura, avvertendo gradualmente il cambio climatico e rimanendo sensibilizzato dal tema dell’ambiente. Sorprendente la sua istallazione “Beauty” che riproduce l’arcobaleno con una cascata d’acqua in una stanza piuttosto buia. I visitatori vi si avvicinano dapprima esitanti, poi iniziano ad assumere differenti posizioni per ammirare il fenomeno da più punti di vista. Ognuno percepisce un arcobaleno differente. I sensi sono allertati con suoni, rumori, ma anche con l’illusione del preticore, la tipica sensazione olfattiva presente al battere della pioggia.

Probabilmente l’Islanda ha esercitato un’influenza sull’artista relativamente al tema della luce. La sua creazione “Triple seeing survey” riproduce delle finestre illusorie formate da una griglia luminosa proiettata da faretti collocati al di fuori del palazzo. Un’opera apparentemente statica ma al contrario totalmente in divenire grazie all’intervento inevitabile del pubblico che diventa così co-produttore dell’installazione.

Molto apprezzati a Palazzo Strozzi anche il caleidoscopio e la grande sfera di vetri colorati e riflettenti, “Firefly double-polyhedron sphere experiment”, a veicolare il messaggio che tutti dovremmo essere in grado di vedere con occhi nuovi, pronti a mettere in discussione noi stessi e il mondo per contribuire al suo sviluppo. Eliasson in un’intervista ha affermato: “I materiali mi interessano perché offrono molteplici ispirazioni. In particolare, amo gli specchi che variano tanto in funzione dell’osservatore. Simultaneamente, quando ci guardiamo allo specchio, non solo vediamo noi stessi, ma anche il fatto, l’azione del guardarci. Dunque, certi materiali attirano l’attenzione non sull’oggettivazione dell’ambiente, bensì sulla costruzione della nostra percezione dell’ambiente“.

Per finire, nello spazio espositivo denominato “La Strozzina”, potrete indossare un visore e, grazie alla tecnologia immersiva della realtà virtuale, dialogare visivamente ed emotivamente con geometrie in movimento.

La mostra è curata da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

E-mail info: prenotazioni@palazzostrozzi.org

Sito ufficiale: http://www.palazzostrozzi.org

E’ possibile acquistare il biglietto online per risparmiare tempo e saltare la coda: acquista ora.

© Foto di Silvia Meacci