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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Firenze, Arnoboat: navigare sull’Arno con impatto ambientale pari a zero

DiSilvia Meacci

Set 22, 2022

Nei giorni scorsi è stato presentato alla stampa un nuovo progetto di navigazione fluviale alla presenza di Federico Gianassi, assessore alle attività produttive del comune di Firenze e Giacomo Cioni, presidente del Cna Firenze Metropolitana.

Come Parigi o Lione anche Firenze infatti avrà la sua Arnoboat, un’imbarcazione a due scafi  totalmente eco-friendly in quanto elettrica e alimentata da pannelli fotovoltaici. Avrà anche terrazze a poppa e a prua e solcherà le acque fiorentine garantendo otto corse quotidiane, sette giorni su sette e dando così modo ai fiorentini e ai turisti di ammirare il “tronco storico” dell’Arno da un punto di vista privilegiato.

Il progetto Arnoboat è stato ideato, perseguito e realizzato da Daniela Ghirelli e da Gianni Margheriti. I due manager, dopo lunghe difficoltà tecniche e burocratiche, sono finalmente riusciti a portarlo a termine. Se quindi da tempo desideravate fare una mini crociera sull’Arno, bene, per gli ultimi giorni di settembre potreste approfittarne e realizzare il vostro sogno.  Poi le mini crociere saranno interrotte a fine mese per essere riprese a maggio con la bella stagione.

La crociera dura un’oretta. Il battello parte dal punto di ormeggio, all’altezza di piazza Mentana, sul lungarno Diaz. Potrete ammirare il prato dello storico Circolo dei Canottieri, approssimarvi al Ponte Vecchio, passarci sotto ed osservare in alto il Corridoio Vasariano che connette Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti. 

Vedrete da vicino la chiesa di Sopr’Arno che i fiorentini affettuosamente chiamano “la chiesa col culo in Arno” perché ha l’abside che poggia direttamente sugli “sporti”, cioè quegli elementi architettonici sporgenti che sostengono la chiesa e le case accanto. La chiesa risale circa al decimo secolo, è in stile romanico e passandovi accanto potrete immaginarvi, ricostruendolo con la vostra fantasia, il “Palio dei navicelli” quando, in occasione di San Jacopo, il 25 luglio, almeno fino al 1250, partivano da sotto la chiesa i piccoli velieri guidati dai barcaioli che, in competizione, arrivavano fino alla pescaia di Santa Rosa.

Avrete anche la possibilità di osservare meglio le teste dei due arieti che decorano l’arcata centrale del Ponte Santa Trinita. Sono inaspettatamente di dimensioni maggiori di quanto può apparire se le si ammirano dal lungarno.

Navigare il fiume dà infatti l’opportunità di vedere dettagli altrimenti non percepibili.  L’ariete rivolto verso il Ponte Vecchio funge da “guardiano” contro la minaccia delle piene del fiume, quello dalla parte del Ponte alla Carraia, fu invece posizionato a difesa di Firenze contro gli attacchi degli eserciti stranieri.

Una volta raggiunto il Ponte alla Carraia, il secondo costruito dopo Ponte Vecchio e conosciuto anche con il nome di “Ponte nuovo”, il battello ritorna al punto iniziale di attracco. Immaginate la bellezza cui andrete incontro, soprattutto se doveste organizzare la mini crociera al tramonto! 

Proprio l’anno scorso si è firmato “Un patto per l’Arno”, il Contratto di Fiume che riguarda l’intera lunghezza dell’Arno. Naturalmente in primis c’è l’esigenza di preservare il fiume in termini di sicurezza idro-geologica.

Hanno aderito tre Consorzi di Bonifica, Alto Valdarno, Medio Valdarno e Basso Valdarno, Anci Toscana e 49 Comuni, tutti uniti nell’ottica di operare per la gestione del rischio, la cura, la prevenzione, la rivalutazione del fiume, oltre a promuovere la mobilità sostenibile.

Negli ultimi anni si è infatti parlato spesso della navigabilità dell’Arno. C’è una forte volontà a ripristinare quella via di comunicazione che vide il suo declino con l’avvento della “strada ferrata Leopolda” e della tecnologia, in seguito.

È vero che navigare l’Arno non è mai stato troppo agevole data la morfologia del terreno, la qualità torrenziale del fiume e l’alternarsi di periodi di secca a piene disastrose. Molto dipendeva dalle condizioni climatiche stagionali. Se si partiva da Firenze si trovava a Limite già un grande ostacolo, un banco di rena. Memorabile nel 1768 il viaggio di Pietro Leopoldo che, volendo arrivare a Pisa con un barchetto, dovette essere portato a spalla e poi imbarcato più giù a valle per poter proseguire. 

Il progetto Arnoboat coniuga modernità, rispetto per l’ambiente e tradizione e dimostra quanto stia a cuore all’amministrazione comunale  la valorizzazione del fiume e delle sponde come nuovo modo di esperire la città. 

Costo del biglietto di 19 euro, ridotto di 12 euro per i ragazzi dai 6 ai 12 anni e gli over 65 residenti a Firenze e corse gratuite per gli under 6. Imbarcazione disability-friendly. Info: www.arnoboat.com

Orari:
10.30 – 11.30 – 14.30 – 15.30 
16.30 – 17.30 – 18.30 – 21. 

È possibile comprare i biglietti direttamente al punto d’imbarco o effettuare una prenotazione inviando una mail a

info@arnoboat.com

© Foto di Silvia Meacci