Hanno cominciato a lavorare con martello e scalpello su piccoli blocchi cubici di marmo di Carrara con lo spigolo di 50 centimetri, già dall’inizio di settembre: sono i quattro vincitori del concorso ideato dal Club Unesco Carrara dei marmi, che giunge, quest’anno alla sua sesta edizione e riprende il suo corso dopo lo stop imposto per due anni dalla pandemia. Due italiane, Aurora Avvantaggiato e Claudia Pino, una cinese Pan Meng e un turco Ege Kolcu: sono gli autori dei quattro bozzetti vincenti attualmente in fase di lavorazione presso il laboratorio della cooperativa Scultori Carrara, a San Martino. “Il forum – spiega Filippo Rolla, curatore della manifestazione – è rivolto ai giovani under 35 che si vogliono cimentare con il marmo. Non devono necessariamente provenire dalla scultura. Possono partecipare anche esperti di grafica o di design, presentando un bozzetto che, però, sia incentrato sul marmo. Sono stati moltissimi i progetti sottoposti alla giuria dell’Unesco e, tra questi, ne sono stati scelti quattro che verranno realizzati in marmo”. I quattro giovani artisti stanno lavorando sui blocchi di marmo messi a disposizione dalla Franchi Umberto marmi e sotto la guida esperta e competente dei maestri artigiani del laboratorio. Le opere finite, saranno presentate il 23 settembre, quando verrà decretato anche il vincitore assoluto del concorso. A presentare la sesta edizione della manifestazione è stata una delegazione del Club Unesco di Carrara, con la presidente, Maria Grazia Passani, con la storica dell’arte Luisa Passeggia. Presenti anche Bernarda Franchi, presidente della Fondazione Marmo, uno degli sponsor della manifestazione, Luciano Massari direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Marta Marchetti consigliera della Fondazione Crc, altro sponsor del concorso, e ovviamente i quattro giovani autori dei bozzetti. Un messaggio di saluto è arrivato, mediante collegamento da remoto, dalla presidente dei club Unesco italiani, Teresa Gualtieri e dalla vicepresidente dei Club Unesco europei, Maria Paola Azzario. Entrambe hanno salutato con entusiasmo la ripartenza della manifestazione e assicurato la loro presenza per la presentazione finale. Maria Grazia Passani ha ricordato il tema del concorso 2022 che è: “Pace, fratellanza e solidarietà” ed ha ripercorso le tappe che portarono alla nascita del concorso legato al marmo “ dal masso alla forma viva”, che, sin dall’inizio, proprio grazie alla presidente Azzario, prese una dimensione internazionale. “Carrara ha un’Accademia che attira studenti da tutto il mondo – ha detto la Azzario – e i giovani sono desiderosi di esprimere la loro creatività. Per questo dobbiamo dare loro le occasioni per farlo”. Sono stati circa una ventina i bozzetti arrivati per la sesta edizione del Forum Unesco di scultura, valutati da una giuria della quale hanno fatto parte anche il professor Pier Luigi Petrillo, esperto della valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale per Unesco e l’assessore alla cultura del comune di Carrara, Gea Dazzi. Tra gli sponsor anche Il Rotary Club Carrara e Massa e, ovviamente il comune di Carrara.
Nelle postazioni dei quattro giovani aspiranti scultori, all’interno del laboratorio della Cooperativa Scultori Carrara, le opere stanno prendendo forma. C’è il bozzetto in gesso di una rondine, realizzato da Claudia Pino, che, nel progetto dell’autrice, rappresenta la metafora dei concetti di apertura e di condivisione. La rondine è, in fondo, una migrante che si sposta in base all’accoglienza che riceve e che torna sempre al suo nido. Ege Kolcu ha già una laurea in scultura e diversi premi nel suo curriculum. A Carrara ci è venuto per un master di scultura in Accademia. Il suo bozzetto è di grande potenza evocativa: una faccia che sussurra pace al suo orecchio: perfettamente calato nella realtà dei tempi. “Confine” è invece il titolo del bozzetto di Pan Meng, anche questo incentrato sul tema della pace e nato da un viaggio dell’autrice in Corea, nel quale ha potuto conoscere i ricordi dell’esperienza della guerra degli anni ’50. L’autrice ha voluto mettere in evidenza la labilità dei confini che dividono persone che parlano la stessa lingua e contemporaneamente la profondità abissale della separazione che tali confini, comunque disegnano. Infine, il progetto di Aurora Vantaggiato, nel quale compare un blocco di marmo avvolto nella rete usata per delimitare, temporaneamente i cantieri edili per segnalare l’urgenza di proteggere le Apuane dal diventare un cantiere che produce marmo in eterno.