Ruvido, spigoloso, acido e capace di ironizzare, veramente, su tutto: è l’occhio, lo spirito e quindi il dialetto carrarino. Fatto di contrasti, come del resto la storia e la quotidianità di Carrara: sempre meno parlato, quasi sconosciuto alle generazioni più giovani, eppure amorevolmente custodito e coltivato dalle memorie storiche della città e largamente apprezzato ogni volta che una manifestazione lo mette alla ribalta. La solita cosa bella che c’è a Carrara, di cui nessuno si accorge e che stupisce e affascina tutti appena le si dedica un po’ di attenzione e di cui, qualcuno, erroneamente, non comprende il valore culturale. La pro loco di Marina di Carrara, nella sua lunga esperienza e nella consolidata competenza nell’organizzazione di eventi per animare la città, conosce bene l’appeal di una serata dedicata al dialetto carrarino e la inserisce, spesso, nella sua programmazione. E allora, mercoledì 10 agosto, alle ore 21, sul palco di piazza Menconi a Marina di Carrara, si alterneranno i cultori storici del dialetto locale, che, si badi bene, è tutto fuorché uniforme, pur nella piccolissima Carrara e guai a mescolare le parlate dei vari rioni o frazioni, con sketch comici, lettura di poesie, favole interpretate da attori-scrittori da sempre impegnati nella diffusione del dialetto carrarese e nella salvaguardia della sua valenza culturale. Sul palco ci saranno quindi: Tonina Tessa, vincitrice del premio Aronte 2022, Paola dell’amico, Rita Maccari, Franco Cucurnia, Carla Albertini, Pietro Marchini e Ugo Ganapini.