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Diari Toscani

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Carrara: anteprima del festival Con_vivere a “Donna anima e corpo”

DiDiari Toscani

Lug 17, 2022

Diciassette anni di vita, altrettante edizioni e due storie che hanno iniziato a intrecciarsi sempre più fra loro per diffondere la cultura in città. Il festival Con_vivere e la rassegna Donna anima e corpo dell’associazione culturale ‘L’angelo e le stelle’ si sono ritrovati venerdì 15 luglio a Carrara per un appuntamento che ha fatto il tutto esaurito al biscottificio Dogliani fra musica e filosofia, fra vecchi e nuovi linguaggi: quello del blues che arriva dal delta del Mississippi negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, che raccontava la storia degli uomini costretti a lavorare nelle piantagioni di cotone, e quello moderno, dal sapore di libertà e assenza di regole, dei social media. Linguaggi diversi che lasciano tracce differenti, in onore al tema principale scelto per il festival Con_vivere in programma a settembre.

A introdurre la serata  l’ideatrice e titolare dell’azienda, Margherita Dogliani, insieme a Marta Matteini, storica presentatrice della rassegna. Sul palco la band Civilino Cicco Blues di Camaiore che attraverso il blues ha raccontato in musica e parole la storia degli uomini che lavoravano nelle piantagioni di cotone, della segregazione e delle leggi che introducevano forme di discriminazione nei confronti delle persone di colore, della voglia di combattere per far sì che tutto cambiasse.
Poi salito sul palco il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, Enrico Isoppi, che si è congratulato con Margherita Dogliani per il grande successo dell’iniziativa e ha confermato l’impegno nelle sinergie fra il festival Con_vivere e la rassegna “Donna anima e corpo”.
L’evento di stasera è un’anteprima del festival che presentiamo in via ufficiale martedì prossimo in consiglio regionale a Firenze – ha detto Enrico Isoppi – e nel pomeriggio a Carrara nel giardino di Palazzo Binelli. Tracce è il tema scelto per l’edizione, con la supervisione scientifica di Maurizio Ferraris, perché l’umanità e la natura ne lasciano in continuazione nel loro vivere per arrivare poi alla mole di dati e conoscenze che ogni giorno lasciamo nella rete e che se ben impiegate potrebbero diventare una risorsa essenziale”.
Margherita Dogliani, a sua volta, ha confermato l’ottima collaborazione fra le due realtà e ha anticipato l’intenzione per il prossimo anno di organizzare gli eventi con la presenza di una traduttrice Lis, la lingua dei segni, per poter raggiungere e comunicare anche con le persone sordomute. Si è poi entrati nel vivo della conferenza sul linguaggio dei social media che ha avuto come protagonista la professoressa Giovanna Cosenza del dipartimento di filosofia e comunicazione dell’università di Bologna, dove insegna semiotica, semiotica dei nuovi media e semiotica dei consumi. Ha conseguito il dottorato e il post dottorato in Semiotica all’università di Bologna, sotto la supervisione di Umberto Eco. Parlando di nuove tecnologie, internet e social media la professoressa ha evidenziato come oggi le occasioni di scrittura si siano moltiplicate con il web: “I bambini di sette anni oggi scrivono molto di più di quanto facessero i coetanei prima del digitale. Si tratta di un tipo di scrittura diversa, che imita il parlato veloce come se volesse trascrivere i pensieri: sono conversazioni scritte. Le faccine, le emoticon, servono a trasferire per iscritto quel che non vediamo di solito nello scritto ossia la faccia, l’espressione dell’interlocutore, quel che prova oltre i contenuti che esprime. Così i segni di punteggiatura si moltiplicano”.