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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Firenze: il ponte più instagrammabile della città

DiSilvia Meacci

Lug 12, 2022

Lo fotografano in ogni periodo dell’anno, dall’alba al tramonto, dal celeberrimo piazzale Michelangelo e dal meno conosciuto balconcino del Cocktail Bar Picteau. Qui gli innamorati si scambiano abbracci e baci e lasciano una testimonianza del loro amore. I turisti ci passano sotto a bordo del barchetto tradizionale tra un prosecco e mille scatti souvenir. È Ponte Vecchio.

Otto cose che non tutti sanno.

E se ci fosse lo zampino del diavolo?
La notte fra il tre e il quattro novembre 1333 una piena distrusse l’antico ponte. Fu ricostruito così come è adesso con l’innovativa struttura a tre campate ideata da Taddeo Gaddi. Fortunatamente da allora non fu mai più abbattuto, ma le alluvioni continuarono ad imperversare negli anni e nei secoli. I fiorentini affidavano le loro preghiere alla Madonna dell’Impruneta, protettrice delle acque, incolpavano gli astri, la mano di Dio, la trascuratezza dell’uomo e Satana. È molto inquietante che in ben tre anni (1333,1844 e 1966) le alluvioni si siano verificate esattamente negli stessi giorni maledetti di novembre.

Trovala e avrai fortuna
Sul ponte c’è una meridiana che fu posta sul ponte proprio nel 1333. Porta un’iscrizione che dice: “Nel trentatre dopo ‘l mille trecento il ponte cadde per diluvio d’acque poi dodici anni, come al Comun piacque, rifatto fu con questo adornamento”. Applicata sulla colonna della meridiana c’è una lucertolina. Cercatela! Perché si dice che porti fortuna al viandante.

Gentrificazione
Nel 1400 circa fu messa in atto un’operazione che rese più linde le strade cittadine in quanto gli spacci di carni e verdura furono trasferiti sul Ponte Vecchio. I commercianti ampliarono i propri negozi con le tipiche costruzioni chiuse sui lati del ponte. Da lì potevano gettare in acqua tutti gli scarti e le merci avariate nel fiume. Nel 1593, quasi trenta anni dopo la costruzione del corridoio vasariano che passava sopra il ponte e che permetteva ai Medici di raggiungere Palazzo Pitti da Palazzo Vecchio in totale sicurezza, Ferdinando I stabilì che le botteghe dei beccai fossero sostituite da quelle degli orafi. Il ponte perse finalmente i suoi olezzi e il becero vociare dei macellai e da allora cominciò ad acquistare eleganza e una importante valenza estetica.

Burgasso
Nel 1944 i tedeschi in ritirata cercarono di ritardare l’avanzare degli alleati americani e quindi bombardarono i ponti di Firenze, tutti tranne Ponte Vecchio. Esistono diverse teorie al riguardo. Si salvò forse perché il console tedesco Gerhard Wolf intercedette con Hitler? Fu Hitler stesso a voler salvaguardare un simbolo dell’arte italiana? E se invece fosse stato davvero il Burgasso a disinnescare le mine, come molti sostengono? Il Burgasso era un uomo zoppo, storpio ma fidato che controllava già dalla sera le gioiellerie del ponte. Si dice che sia stato lui a scollegare i fili delle mine uno a uno nottetempo.

I lucchetti dell’amor
Al centro del ponte si trova una terrazza panoramica. Qui, a omaggiare le gioiellerie, vedrete la statua dedicata allo scultore e orafo Benvenuto Cellini realizzata nel 1901. Fissati alla ringhiera che circonda il busto ci sono tanti lucchetti scintillanti. I vigili non fanno in tempo a rimuoverli tutti e a dispensare multe, che nuove coppie ne attaccano altri dopo aver gettato le chiavi in Arno ed essersi scambiati promesse e fedeltà. È vietato mettere i lucchetti, ma si sa, l’amour è sempre l’amour.

Fantasmi
Nel 2013 sul ponte pare che ci siano stati due avvistamenti di fantasmi da parte di passanti e turisti. Perfino la National Ghost Uncover, una associazione di acchiappa fantasmi si è messa al lavoro per svelare l’arcano. Dalle descrizioni dei testimoni, uno spirito pareva avere le sembianze di Lorenzo il Magnifico! L’altro a vagare sul ponte era forse suo fratello Giuliano ucciso barbaramente per mano della famiglia de’ Pazzi nel famoso tentativo di colpo di stato? Il mistero rimane.

Giocare a golf sul ponte?
Si può. Solo per tre giorni all’anno il ponte si trasforma in un tee unico al mondo, un punto di partenza per tentare di raggiungere i green posti su piattaforme galleggianti in Arno. Il Pontevecchio Golf Challenge è una vera e propria competizione che vede affiancati ai campioni anche dei fortunati dilettanti.

La magia delle luci
Nel periodo natalizio il ponte diventa schermo gigante su cui sono proiettate luci artistiche con effetti speciali mozzafiato.

F-Lights
È un festival delle luci promosso dal comune di Firenze apprezzatissimo da tutti, cittadini e turisti.

© Foto di Silvia Meacci