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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Centenario del pellegrinaggio della statua di Santa Lucia tra Fossola e Fontia

DiLuigi Giovanelli

Lug 6, 2022

La statua di Santa Lucia, patrona della luce, venne donata alla chiesa dedicata alla santa posta sul colle omonimo, nel 1922, dalla contessa Domenica del Medico, moglie del conte Carlo Del Medico Staffetti (1865-1941) che fu direttore del Museo e della Pinacoteca dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, cavaliere ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia e commendatore dell’ordine della Corona d’Italia. La contessa era originaria di Fontia ed era una Corsini, cognome tipico della zona. A Fossola, i Del Medico avevano un bellissimo palazzo che per i residenti, ancora oggi, è il palazzo della contessa: era la residenza di campagna dotata anche di Casino di Caccia, collocato a poca distanza ai Castelletti. La residenza era il punto di riferimento per la fiorente attività agricola che si svolgeva nella piana fossolese sottostante. I Del Medico furono, per oltre due secoli, tra i signori più titolati e influenti nel mondo del marmo e dell’alta società aristocratica carrarese. La dinastia era iniziata con Fabio da Serravezza, Capitano delle Milizie di Cosimo I Medici, da qui il cognome Del Medico. Per decenni furono i principali “proprietari” di cave, perfettamente inseriti nell’élite mondiale della scultura del loro tempo. Nel 1783 i Del Medico ospitarono Antonio Canova. In due occasioni, nel 1843 e nel 1851, a palazzo Del Medico soggiornò la Real Corte Estense e l’Imperatrice Maria Anna con i reali Infanti di Spagna che erano giunti in visita a Carrara. Furono i Del Medico, nel 1846, a chiedere al Duca Francesco IV di Modena il permesso di costruire una Ferrovia Marmifera. Il segno lasciato a Carrara dalla famiglia Del Medico fu veramente molto significativo, come testimonia la stima e la considerazione che la famiglia acquisì prima e dopo l’unità d’Italia e che mantenne fino alla seconda guerra mondiale. Con l’ultimo conflitto bellico calò il sipario sulla famiglia di grandi imprenditori del marmo, ma il ricordo della loro presenza nel tessuto sociale e culturale della città è riuscito a mantenersi vivo ancora oggi. Quando la contessa Domenica donò la statua di Santa Lucia ai fontiesi, questi ultimi la portarono a spalla da Fossola fino alla chiesa di San Nicolò a Fontia. Era il 3 luglio del 1922. La statua venne poi collocata nella chiesetta di Santa Lucia sulla cima del colle, vicino a Fontia, ma ogni anno, in occasione della festa patronale, veniva portata in processione fino a Fontia. Le Pro loco di Fossola e Fontia, hanno deciso di organizzare la rievocazione storica del pellegrinaggio della statua di Santa Lucia, che si è svolta domenica 3 luglio, per celebrare il centenario della donazione.
A spiegare nel dettaglio la ricostruzione storica è Cristiano Corsini, presidente della Pro loco di Fontia: “La contessa, quel giorno, accolse, nella villa di Fossola, i fontiesi che poi, da lì portarono a spalla la statua di Santa Lucia fino a Fontia. La statua, venne ospitata all’interno di un altare dedicato alla santa, nella chiesa parrocchiale di San Nicolò a Fontia, e qui veniva riporta ogni anno con una processione. Quando la chiesa di Santa Lucia venne distrutta dai bombardamenti, il 15 aprile 1945, la statua si salvò perché si trovava nell’altra chiesa. Per anni, gli abitanti di Fontia hanno continuato a portare in processione la statua di Santa Lucia fino ai ruderi della vecchia chiesa a lei dedicata. Nel 1965 la chiesetta di Santa Lucia venne ricostruita e finalmente la statua tornò definitivamente nella chiesa a lei dedicata. La devozione dei fontiesi alla santa, tuttavia, rimase molto forte, e, per anni, fino a poco tempo fa, continuarono a dedicarle i neonati, portando sotto la statua le coccarde di annuncio delle nascite”.

© Foto di Luigi Giovanelli