Fu la prima volta che la medaglia d’oro al valor militare veniva assegnata a una provincia. La lotta partigiana, che in terra apuana, abbondò di sangue e di eroi, venne premiata con la più alta onorificenza. Un evento di tale portata che, nel 1997, in occasione del 50° anniversario della concessione, vide la visita a Massa del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per rendere omaggio alla provincia, come testimonia l’epigrafe apposta nell’ingresso del Palazzo ducale di Massa, sede della provincia.
Per celebrare l’evento l’associazione Apuamater ha organizzato la conferenza Concessione della medaglia d’oro al valor militare alla provincia di Apuania (la provincia di Massa Carrara era chiamata così) che sarà tenuta dal vicepresidente, capitano Enzo Menconi, che si terrà martedì 14 giugno alle ore 18 nella sala Cafaggio-Polartis di S. Martino a Carrara.
“Le date segnano le ricorrenze fondanti della nostra storia comune – rende noto con un comunicato Apuamater –. Non sono occasioni di rievocazioni vuote, dettate dall’inerzia di consuetudini delle quali il tempo fa perdere il ricordo. Esse sono incise profondamente nella coscienza e nella memoria dei singoli e delle comunità, le quali hanno il dovere di non obliarle ma di farle rivivere in ogni istante ed offrirne testimonianza alle nuove generazioni. La nostra terra pagò a caro prezzo la follia nazifascista. Non solo con le vittime dei tanti eccidi efferati, ma anche con i bombardamenti delle città, le devastazioni, la mancanza di cibo e i sacrifici delle donne inerpicate sugli impervi sentieri dell’Emilia e della Garfagnana per procurarlo ai propri cari. I valori assoluti dell’antifascismo, dell’antinazismo e della Resistenza devono essere testimoniati ogni momento se si vuole onorare davvero la Carta costituzionale che è nata da quel sangue e da quelle lotte. Dietro la medaglia d’oro al valor militare alla provincia di Massa Carrara ci sono le sofferenze inenarrabili della popolazione apuo-lunigianese e il valore di una guerra di liberazione che i giovani hanno il dovere di conoscere e i più vecchi quello di trasmettere. Settantacinque anni sembrano tanti, ma la guerra ancora non smette di mietere vite e imporre lutti. Anche oggi è doveroso e sacrosanto difendere in ogni modo la Libertà e il Diritto. In ogni tempo l’eroismo degli umili, mossi da valori e principi inalienabili, si deve affermare sulla barbarie dei tiranni”.