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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Firenze: cultura, socialità e operosità nei centri di aggregazione

DiSilvia Meacci

Giu 1, 2022

C’è una Firenze febbrile ed operosa. Persone comuni, lavoratori, padri e madri, giovani e anziani che fanno capo al circolo arci del quartiere per socializzare, imparare, raccogliere fondi e darsi da fare. Firenze non è solo il lustro delle sue vetrine o la magnificenza dei palazzi antichi, dell’arte e dei musei, bensì, cultura della condivisione, del volontariato, della semplicità di un caffè alla casa del popolo, di un corso di zumba, di quattro chiacchiere all’associazione culturale e giovanile. In città la maggior parte di queste realtà, che sul territorio provinciale ammontano a più di 250, sono dislocate in periferia ed è qui che probabilmente svolgono un ruolo fondamentale per prevenire l’alienazione data dalla dispersione urbana e dalla eccessiva modernità dei quartieri. A Firenze ci sono circoli anche nei quartieri storici come San Niccolò, certo, ma comunque lontani dal salotto mondano o dal cuore turistico. Sono centri ruspanti, ma non sonnolenti, sono invece molto attivi.

Diari Toscani, in una serata di fine maggio, al circolo arci Boncinelli, ha assistito ad un concerto di musica swing grazie agli Smoking notes, un gruppo di musicisti bravissimi e animati da una forte energia e voglia di aiutare. Alla musica era abbinata una apericena e l’incasso era destinato ai progetti sull’immigrazione di Riace. Ospite della serata Antonella Bundu, consigliera comunale a Firenze, giunta a parlare dei piani di accoglienza di Mimmo Lucano. La rete di collaborazione e condivisione era palpabile negli organizzatori e nei soci. Tutti sanno di contare e vogliono poter cambiare lo stato delle cose con l’arma della comunità, della partecipazione. Pianificare dibattiti, organizzare l’orto sociale, promuovere i diritti, frequentare un corso di fotografia per anziani, dare e ricevere insegnamenti di alfabetizzazione, significa tessere una tela che inglobi la comunità in un progetto di benessere comune. Altra iniziativa di pregio è il progetto grafico sul tema della pace che vede la collaborazione tra il professore Dorigo dell’accademia di design e comunicazione Cappiello e Manfredi Lo Sauro, responsabile politiche di solidarietà internazionale di arci Firenze. A quest’ultimo è stato chiesto di parlare agli studenti dell’accademia del concetto di pace e di autodeterminazione dei popoli. Dopo due incontri con gli studenti in cui si è cercato di capire, tra le altre cose, se pace significhi solo assenza di conflitto o sia anche costante nutrimento del contesto quotidiano, è nata l’idea di sviluppare la campagna grafica “Stop the war” che stimolasse la riflessione tra la gente e lanciasse messaggi di pace. A partire da giovedì 26 maggio i lavori dei giovani artisti sono pubblicati ogni giorno, uno alla volta, sui canali Facebook e Instagram. Si tratta di opere grafiche efficaci più di mille articoli giornalistici o di corsivi profondi e impegnati. I lavori saranno poi allestiti su supporti fisici e visibili dal vivo al circolo La Loggetta, lo spazio arci del Varlungo, durante il festival arci “Stella rossa fest” che avrà luogo da giovedì 30 giugno a domenica 3 luglio. Anche questo è fare politica e dare voce alle proprie idee, giorno dopo giorno.

© Foto di Silvia Meacci