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Diari Toscani

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A Carrara la presentazione del libro “Gocce di emozioni” di Eleonora Laquidara

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Mag 11, 2022

Appuntamento con la poesia delicata e suggestiva di Eleonora Laquidara, venerdì 13 maggio alle ore 17 in sala Gestri, nella biblioteca comunale di Carrara. A presentare Gocce di emozioni, la raccolta di poesie della Laquidara, ci saranno, oltre all’autrice, Chiara Bertani e Alessia Geloni.

Significativa la recensione scritta da Davide Lambruschi: “La lettura delle poesie ci porterà a riappropriarci di sensazioni, percezioni e sentimenti, spesso sbandierati, ma in realtà poco praticati e ancor meno compresi nella loro intima essenza. L’uomo moderno sembra trovare il proprio baricentro in una vita frenetica e senza sosta, dominato da valori materiali come il successo, il potere, l’apparire belli, bravi, felici e vincenti: tutto questo sembra progressivamente portarlo a non saper più apprezzare la bellezza di ciò che lo circonda, a non capire cosa prova realmente chi gli sta accanto e a non conoscere più se stesso. L’autrice si ribella a questo stato di cose e, con le sue poesie, prova a farci riscoprire cosa significa essere uomini. Osservare un paesaggio non è semplicemente guardarlo con occhi sfuggenti, mentre percorriamo a passo svelto un sentiero con gli auricolari in testa e con lo sguardo fisso sul cellulare o con la mente altrove, ma attivare tutti i sensi e cogliere sfumature di colori, odori e suoni, essere qui e ora e sentirsi parte del mondo animale e vegetale e, quindi, rispettarlo. Essere amici di qualcuno non è dichiararsi tali e andare a feste o in vacanza assieme, ma partecipare alla sua vita, saper cogliere da un semplice sguardo, gesto o parola i suoi momenti di difficoltà ed essere pronti ad ascoltarlo ed aiutarlo a risollevarsi. Sensibilità, empatia, compartecipazione, generosità, solidarietà sono tutti sentimenti e qualità caratterizzanti l’autrice e si rivelano in maniera nitida e netta in ogni sua poesia. Altrettanto nitida e netta traspare la sofferenza ed il dolore della poetessa, quando osserva che oggi la maggior parte delle persone sembra vedere ma non capire, sentire ma non ascoltare: è una ferita che squarcia il cuore e fa profondamente male all’anima, perché sentirsi non compresi da chi dovrebbe esserci più vicino ci fa sperimentare non solo una profonda solitudine ma anche  l’annullamento del nostro stesso essere, è come essere  ‘asfaltati’ nel proprio io interiore, in quanto non riconosciuti nelle nostre più profonde esistono . Solo riappropriandoci dei nostri sensi e del nostro tempo, fermandoci ad osservare e ascoltare l’altro possiamo tornare ad essere per davvero uomini, perché solo in un rapporto solidaristico con l’altro e con tutto ciò che ci circonda c’è la possibilità di un mondo migliore: è questo il messaggio forte e deciso che l’autrice grida in ogni suo verso, rendendolo meravigliosamente e dolorosamente rivoluzionario, perché teso a ristabilire il giusto ordine delle cose”.