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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

“Durante il lockdown ero diventato pigro e indolente…”

DiDiari Toscani

Mag 4, 2022

Anonimo istituto alberghiero G. Minuto di Carrara

Ricordo che era appena finito il 2019. Il capodanno l’avevo passato a casa di un mio amico a Marina di Pisa, quella sera mi divertii così tanto, che non riuscii a dormire da quanto ero stanco. Non passò neanche una settimana che si iniziò a parlare di Wuhan, una città della Cina, e del Coronavirus. E mi ricordo che vidi una notizia al riguardo, che mi colpì, perché a Wuhan avevano costruito un ospedale in una settimana. Dopo poco Mongolia, Russia e sud est asiatico chiusero i confini per evitare la diffusione del contagio. Passarono due settimane e a scuola si parlava tutti i giorni di questo virus. A Roma ci furono due cinesi contagiati. E da lì pensai: qui si andrà di male in peggio. Ricordo che ero alle medie e che quando chiusero la scuola era di un venerdì. I due giorni successivi li passai tra Pisa, Livorno e Firenze. Non ci fu scuola per una settimana e mezzo e dopo iniziò la dad. Alle medie la facevamo dalle due fino alle sei del pomeriggio. Ma, secondo me, era meglio, perché giocavo fino a tardi e poi la mattina mi alzavo alle undici-dodici. Comunque, giocando ero sempre in contatto con i miei amici e quindi sentivo da loro come stavano vivendo la situazione. Due miei amici, durante il lockdown, uscirono di casa e presero una multa molto salata. Io, onestamente, tutti i giorni andavo a trovare mio babbo, perché mi faceva studiare e perché mi faceva piacere stare con lui e sapere come viveva anche lui quella situazione. E quindi un po’ fuori uscivo: ricordo che le strade erano vuote e questo mi dava tristezza. C’era il sole, ma nessuno giocava fuori. Quel periodo di isolamento forzato non mi ha fatto bene neppure per il fisico, perché col fatto che in quel periodo crescevo ma ingrassavo, mi sono venute parecchie smagliature. Oggi però mi sono impegnato e sono soddisfatto di aver raggiunto il mio obiettivo per cui dico che se uno vuole, può ottenere tutto: basta impegnarsi.

Anche un mio amico durante il lockdown aveva perso 15 chili, quindi non ero io il solo ad aver avuto cambi di peso. Ognuno ha vissuto quel periodo come ha creduto, tra tante difficoltà, ma la maggior parte delle persone ha fatto come me ed è diventata un po’ pigra e indolente. Si avvicinava l’esame di terza media, la gita a Napoli era saltata per sempre e negli ultimi due mesi studiavo un’ora e mezzo prima delle video-lezioni. L’esame con l’esposizione della tesina lo feci sul divano di casa, con i miei genitori fuori in giardino. Con l’arrivo dell’estate la situazione era diventata più placata e allora riuscimmo a organizzare la festa di fine scuola a casa di un nostro amico e ci ritrovammo anche con i professori, tutti molto commossi. L’estate col caldo e la diminuzione dei casi la situazione si placò e quindi si organizzò a casa di un mio amico la festa di fine scuola con i miei compagni e i professori commossi. Io organizzai un pigiama party da me e fu fantastico. L’estate fu bella, poi arrivò il primo anno delle superiori. Il convitto, i nuovi compagni, nuovi amici e una nuova città. Purtroppo però, già prima delle vacanze di Natale, tutta l’Italia era in zona rossa. Nuove paure, tutto quel periodo di nuovo a casa, poi dad, poi casa. E anche capodanno idem a casa e poi a mezzanotte a tirare i botti divertendomi come l’anno precedente. Ma poi si ricominciò con un semi-lockdown e le zone di colore diverso. Sembrava fossimo più abituati a parlare del coronavirus, invece non ci si abitua a veder le persone star male e soffrire. Lo zio di mia mamma, purtroppo, non è sopravvissuto. E anche il cugino di mio nonno Sergio. Forse, in quel periodo, ero molto più spaesato perché non si capiva cosa fare e come proteggerci. E avevo paura per i miei nonni anziani. Mi ha reso molto triste non vederli per tanto tempo. Ora stanno bene ma se penso a come stavo in quel periodo posso dire che ero preoccupato. Poi è arrivata l’estate il sole il mare con gli amici avevamo tutti voglia di stare fuori tutti i giorni fino a tardi. Oggi non sono cambiate molto le cose i contagio sembrano diminuiti ma questo virus ha cambiato le nostre abitudini e i nostri modi di vivere e di vedere le cose circostanti non sempre in meglio anche in peggio. Ora stiamo tutti più attenti all’igiene, in treno vedo tutto pulito, c’è più rispetto per gli altri, però per molti ora è ancora più dura. Qualcuno ha perso il lavoro, stiamo impegnandoci per ripartire. Ancora non sembra ci sia una fine a questa situazione, però con tutto quello che facciamo per combattere il virus prima o poi riusciremo a debellarlo.