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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

“Una canzone per la nonna” di Stefania De Mitri

DiDiari Toscani

Apr 24, 2022

Lo sguardo della vecchia segue le pareti della cucina, indugia a guardare oltre i vetri della finestra. “È già buio” osserva, mentre si aggiusta una forcina nei capelli bianchi, uniti a crocchia come usava un tempo.

“Mi aspetti ogni sera” dice guardando la macchinetta del caffè poggiata sul fornello, annerita dal lungo uso.

“Mi resti solo tu ora che anche Mausy, la mia gattina, è morta.”

Una lacrima scende sulla guancia della donna fino alle labbra, sente un gusto di sale. Si siede sulla sedia accanto alla cucina.

“Mi devo proprio fare un buon caffè” dice guardando la moka poggiata sul fornello.  “Anche stasera gorgoglierai sul fuoco per me” le dice allungando una mano verso la cucina per toccare il manico della macchinetta.

“Mentre il caffè verrà fuori il tuo frush frush mi farà pensare alla mia gatta.”

La donna prende la moka in mano, le fa una carezza di sfuggita.

“Mia madre si faceva sempre un caffè la sera, aveva la pressione alta come me, ma non se ne curava.”

Apre la macchinetta per caricarla, mette l’acqua nel serbatoio.

“Non dovrei prendere un altro caffè” riflette continuando la preparazione. Apre l’antina della credenza, tira fuori il barattolo, carica la macchinetta, spinge sopra col cucchiaino pressando perché ce ne vada di più.

“Così si fa un vero caffè” afferma guardando la moka come se si aspettasse una risposta da lei.

“Deve essere forte, se no a che serve?” continua.

La vecchia accende il fornello, mette la macchinetta sul fuoco. Ha spento la luce, rimane ad aspettare al buio.

“Stasera il tuo rumore sarà una canzone per me.”

Il caffè è uscito tutto. La signora spegne il fuoco. A narici aperte ne inspira a fondo l’odore prima di versarlo nella sua tazzina di porcellana. Sorseggia con calma il liquido bollente nell’oscurità.

L’autrice del disegno in copertina è Martina Trisha Marabese, nata a Pisa nel 2003, studentessa del quinto anno del liceo artistico “Gentileschi” di Carrara. Già da bambina inizia a dipingere grazie agli insegnamenti di un maestro d’arte, maturando, in particolar modo, la tecnica ad olio e ad acquerello. In diverse occasioni ha contribuito ad allestire mostre in gallerie d’arte, dedicandosi anche ad una frequente attività espositiva.