di Irene Martinelli classe 1 B liceo classico Emanuele Repetti di Carrara
La pandemia che, tuttora, stiamo vivendo non è sicuramente passata inosservata, ma ha cambiato lo stile di vita delle persone, partendo da piccole azioni quotidiane, come indossare la mascherina o lavarsi le mani. Applicare tutte le regole che ci sono state imposte durante questi ultimi due anni, non è stato semplice, ma con il passare del tempo le persone sono riuscite ad abituarsi ad uno stile di vita che nessuno di noi si immaginava di dover condurre. Il mondo dei giovani è stato colpito dall’ “asteroide” Covid, che ha spazzato via e rimandato tutte le esperienze di vita che ci spettano, in un certo senso, di diritto, e non solo, infatti i nostri metodi di comunicazione, che erano già poveri di fantasia, sono stati, addirittura, costretti ad essere filtrati da uno schermo. La magia dei rapporti interpersonali che non richiedono l’utilizzo di messaggi si è spenta come un fiammifero. Bisogna dire, però, che questi ultimi anni, in cui ho vissuto totalmente o parzialmente chiusa in casa, mi hanno garantito una crescita personale dovuta all’abbandono al ragionamento e al pensiero in solitudine, che mi ha permesso di rivalutare le mie opinioni. Con questo non intendo dire, solo, che la pandemia mi ha permesso di aprire gli occhi sul fatto che avere i capelli viola non era una poi così grande idea, ma che mi ha permesso di capire che le cose veramente importanti e le mie priorità hanno dovuto, quasi totalmente, cambiare perché, forse, erano troppo superficiali.