Vittoria Bernacchi è una sedicenne che frequenta la 3RA dell’ITE “F. Carrara” di Lucca. Non ha mai viaggiato da sola, ma, tentata dalla prospettiva di un’esperienza singolare che la sua scuola promuove, si è fatta coraggio e ha presentato la propria candidatura al WSC, World students connection Italia global leaders, un’associazione italiana no profit che organizza stage formativi nelle città più importanti mondiali (unico ente italiano partner della Harvard university-business school e della Seton hall university-school of diplomacy).
Vittoria Bernacchi è stata accolta alla National high school model United Nations (NHSMUN), al New York Hilton Midtown di Manhattan, alla conferenza Model UN più grande e prestigiosa al mondo per studenti delle scuole secondarie dove viene rappresentata la simulazione diplomatica del modello ONU per i 5mila giovani, provenienti da 1000 paesi, che ogni anno vi partecipano. Bernacchi è una dei 350 partecipanti italiani, e munita di una borsa di studio, nei mesi di dicembre e gennaio si è preparata grazie a un corso protocollare di 36 ore che le ha fornito gli strumenti culturali e operativi necessari per relazionarsi con giovani che, come lei, nei panni di ambasciatori e diplomatici, hanno discusso, con le stesse modalità adottate dall’ONU, temi oggetto dell’agenda politica internazionale. Una volta a New York, dove ha soggiornato da lunedì 14 a mercoledì 23 marzo, anche a Vittoria Bernacchi è stato affidato un paese da rappresentare diverso dal proprio (l’Indonesia) che ha imparato a conoscere in modo approfondito per sostenerne il punto di vista. La commissione in cui è stata inserita con altri 99 delegati è la DISEC (Disarmament and international security committee) che ha scelto di affrontare il topic relativo al reperimento e all’eliminazione delle mine antiuomo. Al suo interno si sono formati quattro blocchi, ognuno connotato sotto il profilo geopolitico e impegnati a elaborare, su un documento informatico condiviso, le proprie clausole da sottoporre alla votazione di tutti i delegati.
Introdotta da una suggestiva cerimonia e dagli interventi di Douglas Emhoff, marito di Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti d’America, e di Christopher Talamo, direttore esecutivo di NHSMUN, la grande simulazione diplomatica ONU si è ormai conclusa, ma a Vittoria Bernacchi e ai suoi compagni resta il ricordo di un’esperienza decisamente positiva che li ha indotti a comprendere le ragioni altrui, a confrontarsi in modo costruttivo sulla base di solide argomentazioni, ad ampliare, necessariamente, i propri orizzonti culturali e linguistici e a stringere amicizie.