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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

“Sono stanca di sentir parlar di Covid…”

DiDiari Toscani

Mar 24, 2022

Anonimo liceo artistico Artemisia Gentileschi di Carrara

La domanda che mi sembra più opportuna è: “Cosa non è cambiato con il Covid?”, e questo dovrebbe dirla lunga a riguardo. Con un virus che ha colpito la popolazione mondiale, che può essere trasmesso così facilmente e con sintomi che possono causare morte o danni irreparabili nei peggiori dei casi, mi sembra scontato dire che tutto è cambiato.

Basti pensare che fino a due anni fa quasi nessuno avrebbe indossato mascherine e portato del disinfettante sempre con sé. Anche dopo l’eventuale scomparsa di questo virus, dubito che torneremo a vivere normalmente senza preoccuparci di germi e igiene o quant’altro. Senza poi parlare delle conseguenze che la pandemia ha causato in ambiti lavorativi e scolastici, dove metodi “a distanza” vengono ancora utilizzati da alcuni, anche quando si potrebbero evitare e si potrebbe tornare in presenza.

Oppure pensiamo alle conseguenze psicologiche che ha causato la situazione stessa, a partire dal lockdown fino ad arrivare ad oggi, come l’essere isolati dagli altri e vivere in costante rischio di venire contagiati e stare male, o di fare stare male le persone a noi care, o addirittura di causarne la morte, di non sapere se il giorno dopo si potrà uscire di casa, si potrà aprire il proprio negozio, se ci si potrà svegliare in salute o se arriverà la notizia di un conoscente deceduto. Senza sapere se un giorno si tornerà mai alla normalità, se esiste una normalità, dopo tutto quello che è successo, se i bambini arriveranno mai, un giorno, a vedere il mondo intorno a loro come lo vide chi è nato prima di loro.

Oppure pensiamo alla mancanza di libertà che ha portato, non solo la situazione stessa, ma anche le misure prese per contenerla e che ormai riguardano più la politica che la salute della popolazione, o forse è sempre stato così.

E chiedo scusa per la mancanza di entusiasmo nelle mie parole, per la franchezza che sto utilizzando nell’esprimere le mie opinioni, ma sicuramente una delle cose che è cambiata con il Covid è la mia voglia di scrivere e parlare di Covid. Per evitare di essere fraintesa, non intendo dire che non bisognerebbe parlarne, cosa alquanto impossibile visto che questa non è altro che la realtà in cui viviamo, né che dovremmo pretendere che la vita sia “rose e fiori” e ignorare le migliaia di morti e gli innumerevoli danni e conseguenze causati dal Covid. Semplicemente, in quanto persona che vive in questo mondo condizionato e cambiato dal Covid, sono stanca di non sentire parlare d’altro. Dopo due anni in cui non si può accendere la tv o andare su Internet o in un negozio senza che il Covid venga menzionato almeno una decina di volte, trovandomi di fronte al mio terzo tema da scrivere sull’argomento, non posso fare altro che esserne scocciata, e soprattutto, stanca.