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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

“Mi sono perso in quel mare da cui non si vedeva terra ed era impossibile scappare dai tuoi pensieri…”

DiDiari Toscani

Mar 21, 2022

di Filippo Biselli classe IV D liceo artistico Artemisia Gentileschi di Carrara

Cosa è cambiato? Forse sarebbe molto più semplice dire cosa non è cambiato. Con l’arrivo del Covid e del primo girone di quarantene, la solitudine ha preso il sopravvento. Io mi sono reso conto, forse per la vera prima volta, di cosa era la noia, e mi sono anche reso conto che non potevo fare niente per migliorare la mia situazione, se non concentrarmi sulle piccole cose. Credo che la parte di me su cui il Covid ha influito di più sia proprio la mentalità. Quello era un periodo di luce, nel senso che non potevi più nasconderti nelle ombre di te stesso. Il tempo passava molto lentamente e io mi sono perso in quel mare da cui non si vedeva terra, nel quale era impossibile scappare dai tuoi pensieri. Loro ti inseguivano e si facevano vedere. Indipendentemente dal tuo volere, loro si manifestavano a te e tu non potevi fare altro che apprendere da loro, anche se sul momento non appariva in quel modo. Io sono sicuro che le quarantene abbiano fatto molto male alla psiche umana, soprattutto a quella dei ragazzi della mia età o più piccoli. Però allo stesso tempo penso che siamo riusciti a rinforzare noi stessi per il futuro. É stata la prima volta che noi, figli di una nuova generazione provvista di tutto, siamo stati in balia della sorte di questo mondo. Un grande cambiamento, forse il primo recepito come cambiamento dalla mia mente. Io mi rendo conto della fatica che ho provato: in quel momento l’unico vero antidoto che esisteva era perdonarsi. E vedendo la situazione della società di oggi sono sicuro di non essere stato l’unico in difficoltà. Era una vera e propria lotta con se stessi e il brutto è che lottavi per la salute mentale. Forse il momento più brutto di una quarantena è quando non riesci più a sopportare le persone con cui condividi la casa, lì sei veramente costretto a conoscerti.