di Laura Dumitrescu classe III d liceo artistico Artemisia Gentileschi di Carrara

In questi ultimi due anni sono cambiate moltissime cose: dall’uso delle mascherine, al distanziamento, alle persone che, a causa di questa pandemia, hanno perso un amico, oppure un familiare, e alle persone che stanno continuando a subire queste ingiustizie. Spesso penso che se il Covid non fosse entrato a far parte delle nostre vite, soprattutto della mia e di quella delle persone che amo, adesso, dove sarei e cosa starei facendo? Probabilmente non sarei quella che sono ora. Penso che tutto quello che ci succede porterà sempre delle conseguenze nel futuro, e questo accade continuamente. Il 9 Marzo 2020 è stato il giorno in cui è stata annunciata la prima quarantena: se devo essere sincera, ero felice, ma questo perché non avevo ancora realizzato quello che stava accadendo intorno a me. Ricordo quando ai telegiornali parlavano di questo virus. Come molte persone, non avevo preso la questione sul serio: mai avrei immaginato che avrebbe potuto espandersi così tanto e così rapidamente. C’erano persone che, come me, non si erano preoccupate di quello che stava succedendo, e persone che, al contrario, svuotavano i supermercati per avere tutto il necessario per poi sopravvivere ad una lunga quarantena.

Io sono una persona a cui piace stare da sola e per questo motivo non mi sono preoccupata di non poter più vedere i miei amici e i miei parenti per un po’ di tempo, ma, poi, le cose sono cambiate, anche se ammetto che le prime settimane sono stata bene. Dopo ho cominciato a capire che quello che stavamo vivendo era una questione seria, che non avrei mai immaginato potesse accadere. Ho cominciato a sentire la mancanza delle persone, di poterle abbracciare, mi mancava andare a scuola fisicamente oppure prendere l’autobus. Il 3 maggio, quello che per me stava cominciando ad essere un incubo, finalmente sembrò finire: non vedevo l’ora infatti che arrivasse l’estate che sarebbe stata la migliore trascorsa fino ad oggi.

Il Covid ha cambiato in me il modo di vedere alcuni aspetti della vita di tutti i giorni, mi ha fatto capire quanto sia importante non isolarsi e avere relazioni con le persone, stare accanto ai propri famigliari e in particolare agli anziani o quanto sia importante dare il proprio contributo per mandare avanti la società in cui noi decidiamo di vivere. Insomma anche se penso che mi abbia portato via un periodo della mia adolescenza, che avrei vissuto sicuramente in modo diverso, credo che questa situazione sia servita da insegnamento sia a me, sia al resto dell’umanità.