Erano in molti, riuniti nel piazzale Grendi di via Massa Avenza a Massa, sabato 12 marzo, per esprimere il loro malcontento e la rabbia verso il protrarsi di una situazione diventata ormai insostenibile. I punti focali della protesta sono l’incontrollato aumento del costo gasolio e della gestione delle imprese tra i quali additivi, gomme, officina, ma anche la situazione critica delle strade dei comuni di Massa e di Carrara, in particolare la viabilità che porta ai bacini marmiferi apuani.

Gli autotrasportati sono sul piede di guerra e si sono radunati in uno dei piazzali della zona industriale per far sentire la loro voce. Presenti i rappresentanti delle aziende Società cooperativa Long road, Effe Elle logistica, Service Srl, aziende Manfredi, Redomi, D’Amico oltre a Confimpresa Massa Carrara.

“Sappiamo che ci sono in programma degli incontri a livello governativo – è la voce degli autotrasportatori di Massa Carrara –, ma noi non possiamo più aspettare oltre. Siamo qua in previsione di aderire allo sciopero di sabato 19 marzo qualora non arrivassero chiari segnali dal governo. Devono abbassare il costo del gasolio che in pochi mesi è triplicato a fronte di viaggi che mantengono prezzi di 30 anni fa”.

L’annuncio della serrata da parte di titolari di piccole aziende aveva fatto temere il blocco dei camion e quindi delle merci: ”Aspettiamo l’incontro di sabato 15 marzo – annunciano i camionisti di Massa Carrara –. Non vogliamo essere presi in giro. Il governo si era impegnato per affrontare l’emergenza. Gli 80 milioni stanziati non risolvono il problema: vanno abbassati i costi del gasolio. Nessun rappresentante di categoria si è presentato a questa manifestazione – concludono gli autotrasportatori – e non ci sentiamo rappresentati”.

Confimpresa Massa Carrara, dopo gli incontri con alcune associazioni nelle scorse settimane, si rende disponibile a un incontro con gli organismi territoriali, a sostegno della lotta della categoria.