Si incastra nei costoni aspri e ripidi delle Apuane, che gli fanno quasi un anfiteatro intorno, nel quale sembra risuonare ancora l’eco delle voci forti e concitate dei lizzatori, spente ormai da oltre mezzo secolo. Tante erano le vie di lizza che scendevano dal monte Sella e dal monte Macina, nelle Apuane, verso la valle del Renara, il fiume dall’acqua cristallina e trasparente che nasce da una biforcazione del Frigido, nei pressi della frazione di Massa, Gronda. Tra queste, anche la via di Piastreta che, venne dotata di un sistema di trasporto del marmo su monorotaia, unico al mondo. La monorotaia di Denham, da Charles Denham, l’ingegnere inglese che la progettò per favorire l’estrazione del marmo nelle cave di cui aveva la concessione, era un impianto che collegava le cave di Piastreta, sul monte Sella, al piano. Venne realizzata nell’arco di un anno tra il 1922 e il 1923. Il tracciato copriva tre chilometri e mezzo con un dislivello di 1270 metri. La monorotaia correva lungo traversine di legno e era percorsa da una sorta di trattore sul quale veniva sistemata una slitta da carico, cioè un blocco collocato su dei massi appositi per far iniziare la lizza. Tutto il tracciato della monorotaia era costeggiato da una scala di 2500 scalini che venivano percorso, quotidianamente dai cavatori per raggiungere il luogo di lavoro.
In fondo, sotto la monorotaia, giù, a valle, c’era il fiume gelido e impetuoso, imbiancato dalle schiume create dai suoi continui salti sulle rocce del suo fondo. A causa della temperatura dell’acqua e dell’aria, la zona della Renara, è molto frequentata, soprattutto nei mesi più caldi dell’estate, quando, nelle pozze e sotto le cascatelle del fiume, in molti accorrono a trovar refrigerio. Il Renara è la meta di almeno un’escursione nella vita, per ogni massese, è uno dei loro luoghi del cuore, la loro “spiaggia” spostata in montagna, spesso anche con poco rispetto di un ambiente naturale fuori dal comune. Il contesto molto selvaggio dell’area montana non ha ancora svelato tutti i suoi segreti, per cui ci sono sentieri che si inerpicano sulla montagna che ancora non sono stati del tutto esplorati e segnalati. Per muoversi agevolmente sui sentieri della Renara, occorre ancora rivolgersi alla gente del posto, specialmente ai più anziani che hanno sempre vissuto lì.
Si arriva in auto nel comune di Massa, Canevara, e si prosegue fino a quando la strada si divide. Bisogna tenere la destra, seguendo le indicazioni per andare a Resceto. Arrivati a Gronda si attraversa il ponte sulla destra. Si prosegue di fianco al fiume fino ad una piazzola, da dove inizia la strada sterrata detta “bianca”. Qui si parcheggia e ci si trova in un paesaggio lunare dove vale la pena (in estate) refrigerarsi nelle acque cristalline ed anche fare due passi a piedi fino alla fine dello sterrato per apprezzare meglio le meravigliose Apuane.
© Foto e percorso di Cristina Maioglio